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Scambio di accuse tra S&P e la SNB
mercoledì 26 settembre 2012, di
E’ polemica tra l’agenzia di rating Standard & Poor’s e la Swiss National Bank (SNB), ovvero la banca centrale svizzera. A innescare la diatriba è stato un report di S&P, nel quale la SNB viene accusata di aver alimentato la corsa degli spread sovrani attraverso continui acquisti di titoli di stato della zona euro "core", ovvero Germania, Francia, Olanda, Finlandia e Austria.
Secondo S&P, nei primi 7 mesi del 2012, la SNB avrebbe acquistato circa 80 miliardi di euro di titoli pubblici dei paesi europei ad alto rating, provocando anche il crollo dei tassi di interesse di questi paesi e distorsioni sul mercato dei bond. La SNB ha risposto affermando che le dichiarazioni di S&P sono prive di fondamento.
Intanto, la Svizzera è diventata la sesta potenza mondiale in termini di riserve valutarie. Tra luglio e agosto le riserve di valuta sono salite sopra 400 miliardi di franchi, ovvero circa il 70% del pil della Svizzera. Intanto, il governatore della SNB, Thomas Jordan, ha sottolineato che il franco resta sopravvalutato e si dice pronto a nuovi interventi per difendere il peg di 1,20 contro euro.