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Saldi di gennaio 2013: prevista spesa media di 200 euro a famiglia
venerdì 4 gennaio 2013, di
Passate le festività natalizie, è tempo di saldi. Eppure la crisi permane e influenza non poco le intenzioni di acquisto dei contribuenti italiani. Il 60% degli italiani infatti, secondo le stime di Confcommercio, non mancherà all’inevitabile appuntamento invernale, ma il 68,7% non spenderà più di 200 euro. Senza contare che quasi la totalità delle imprese (96,9%) applicherà uno sconto sui prodotti venduti a saldo, fino al 50%.
Solo i capi di abbigliamento resisteranno alla vena consumistica degli italiani, ma per quanto riguarda le altre tipologie di prodotto (come accessori, calzature, pelletteria, etc.) si registrerà una notevole diminuzione delle intenzioni di acquisto.
I saldi sono ancora molto amati
Più nel dettaglio, oltre al 68,7% sopraccitato, solo il 26,8% afferma che arriverà a spendere fino a 300 euro, mentre il 3% (a differenza del 6,3% di inizio 2012) spenderà fino a 500 euro e l’1,6% (contro il 3,7% dell’anno scorso) oltre i 500 euro. Due terzi degli italiani preferiranno rivolgersi agli esercizi commerciali a cui si rivolgono abitualmente, mentre solo un terzo cercherà nuovi lidi.
Per sottolineare l’importanza del periodo dei saldi, basti pensare che 1 italiano su 2 è in attesa dei saldi per acquistare un articolo al quale pensa da tempo. Naturalmente la componente femminile è quella predominante, compresa tra 18 e 54 anni, ma anche i giovani e gli under 24 amano molto questo periodo dove è possibile comprare un articolo alla metà di quanto veniva venduto originariamente. A favorire questa predilezione, anche il fattore qualità: quasi il 90% dei consumatori infatti considera buona la qualità dei prodotti a saldo, perfino più del prezzo.
Gli imprenditori, tuttavia, risultano abbastanza sfiduciati per quanto riguarda le previsioni del periodo di saldi, tenendo conto che ci sarà una notevole riduzione di clienti a gennaio 2013, complice la crisi. Proprio per questo la stragrande maggioranza delle imprese tenterà di incentivare i consumatori applicando uno sconto medio sui prodotti venduti a saldo fino al 50%, mentre solo il 3,1% applicherà uno sconto superiore al 50%.
Altri numeri per Federconsumatori
Le previsioni di Confcommercio risultano ottimistiche secondo Federconsumatori. "Purtroppo", affermano in un comunicato stampa "saranno pochissime le famiglie pronte ad acquistare a saldo, a maggior ragione dopo la caduta del loro potere di acquisto del -13,2% dal 2008 e in vista della stangata di 1.490 euro che le aspetta nel 2013. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in base all’analisi del proprio campione dislocato in tutto il territorio nazionale, il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo sarà pari ad appena il 36-37% di esse, ossia circa 8,9 milioni di famiglie".
La smentita non finisce qui, visto che secondo le previsioni di Federconsumatori "vi sarà una forte diminuzione della spesa per i saldi, pari al -18,8% rispetto allo scorso anno", con una spesa media di 219 euro a famiglia e una spesa complessiva di 1,95 miliardi di euro.
Per questo motivo Federconsumatori esorta ad "agire urgentemente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’intera economia, avviando una nuova fase di sviluppo per il Paese che punti sulla detassazione per le famiglie a reddito fisso e sulla ripresa degli investimenti per la ricerca e l’innovazione".