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Russia: Gmail, Skype e Facebook a rischio con le nuove leggi
giovedì 24 aprile 2014, di
Che la Russia stia ampliando sempre più il controllo su internet non è una novità, ma il nuovo pacchetto di leggi volto a combattere il terrorismo e approvato ieri dalla Duma potrebbe complicare ancora di più la situazione, soprattutto per le multinazionali straniere.
Le nuove norme prevedono infatti l’equiparazione dei blogger con più di 3000 utenti ai mass media, ma soprattutto l’obbligo per le società di comunicazione di conservare per sei mesi i messaggi degli utenti scambiati sul territorio russo.
Non c’è però ancora chiarezza sulle multinazionali straniere. Google, Facebook e Microsoft dovranno adeguarsi? In teoria sì. Le tre aziende hi-tech che forniscono servizi come Gmail e Skype dovranno servirsi di server russi, così come le altre grandi compagnie di Mosca: Yandex, Mail.ru e Vkontakte.
La cosa ha suscitato già polemiche e opposizioni. Sulla situazione è intervenuto anche Konstantin Trapaidze, esperto di diritto aziendale, che ha affermato:
"le società straniere di servizi internet non ricadono sotto la giurisdizione russa, pertanto su di loro le autorità federali non hanno reali strumenti giuridici di influenza".
Il problema a questo punto potrebbe dunque diventare un altro. Nel caso in cui Google, Microsoft o Facebook rifiutassero di piazzare server in russia, Putin potrebbe decidere di bloccare i servizi sul territorio nazionale.
"Se Google o Microsoft rifiutano di installare server in Russia o Mosca non può fare nulla per obbligarle, l’unico modo è bloccare l’accesso ai loro servizi su tutto il territorio".
Mosca intende dunque rafforzare la stretta su internet e a farne le spese potrebbero essere non solo i servizi più diffusi e importanti del mondo come Gmail o Skype (per non parlare dei social network come Facebook e Twitter), ma anche l’intero settore hi-tech russo. A sostenerlo è il portavoce di Yandex, una delle più grandi aziende del comparto con sede nell’ex URSS:
la legge e’ un altro passo verso il rafforzamento del controllo statale su internet in Russia e avrà un impatto negativo sullo sviluppo del settore nel Paese".
Nel frattempo si complica la situazione in Ucraina. I carrarmati moscoviti sarebbero infatti diretti verso Rostov, dove cinque separatisti sarebbero stati uccisi dai militari ucraini nel corso di un’orruzione.
Putin li aveva avvertiti, se si fossero verificate ulteriori violenze nei confronti dei filorussi, sarebbe stato costretto ad intervenire. Oggi il Presidente russo è tornato sulla questione, affermando che le azioni di Kiev avranno delle conseguenze.