Home > Altro > Archivio > Ritorno alla lira? L’Italia dice no: paura per le conseguenze

Ritorno alla lira? L’Italia dice no: paura per le conseguenze

giovedì 22 novembre 2012, di Daniele Sforza

L’Italia torna alla lira? Il 74% degli italiani dice: no, grazie. Regna la paura per le conseguenze di un uscita dall’euro.

Contraddizioni italiane: fiducia e paura dell’euro

Il sondaggio Ispo sulla popolarità dell’Unione europea e delle sue istituzioni presso l’Italia ha comunicato il parere contrario degli italiani rispetto a un eventuale ritorno alla lira.
Secondo l’indagine, il 74% degli italiani afferma che tornare alla vecchia moneta porterebbe effetti solo negativi, mentre il 48% definisce l’eventuale ritorno alla lira "un vero disastro per l’economia".

Nonostante piovano ogni giorno critiche sulla moneta unica e molti italiani, in segreto, rimpiangono il vecchio conio, e nonostante la fiducia nell’Unione europea e nelle sue istituzioni si è ridotta di quasi la metà rispetto a 7 anni fa (dal 64% al 38%), regna nel Belpaese il terrore per gli effetti devastanti che l’uscita dalla moneta unica avrebbe sull’economia nazionale. Anche se la sensibilità europea, ovvero quel senso di orgoglio che ci spinge a sentirci cittadini europei, risulti abbastanza elevato (73%), risulta sempre più che inferiore rispetto all’orgoglio nazionale o locale (83%).

Si registra invece un elevato tasso di disinformazione per quello che fa l’Europa, mentre trionfa incondizionatamente la teoria del bicchiere vuoto: la vulgata comune afferma infatti che l’euro ha portato notevoli disastri al nostro Paese, ma allo stesso tempo dichiara che l’uscita dalla moneta unica causerebbe un disastro ancora più ingente.

Un italiano su due, invece, ritiene positiva l’appartenenza dell’Italia all’Ue, mentre l’indifferenza coinvolte il 37% degli intervistati e solo il 10% la considera sotto una luce negativa. Quasi appaiati invece i consensi e i dissensi sull’operato dell’Unione europea (48% a favore contro il 42% contrario).

Il presidente dell’Ispo Renato Mannheimer ha così spiegato il calo di fiducia degli italiani riguardo l’Unione europea: "Noi italiani eravamo i più favorevoli all’integrazione europea, ma nel momento in cui l’Ue ci ha sollecitato a un maggior rigore, la fiducia è drasticamente calata".

Nell’indice di fiducia degli italiani, tuttavia, l’Europa supera in popolarità Parlamento, governo e sindacati, ma non polizia, Quirinale, magistratura, Chiesa cattolica e carabinieri (al primo posto).

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.