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Riforma forense: obbligatoria l’iscrizione alla Cassa Forense

venerdì 15 agosto 2014, di Manuela Margilio

Sono circa 50.000 gli avvocati che fino ad oggi non disponevano di una copertura previdenziale in quanto non obbligati; questi professionisti, con reddito inferiore a 10.300 euro, saranno iscritti d’ufficio alla Cassa Forense con conseguente aggravio delle spese da sostenere.

Procedimento d’iscrizione

La procedura inizia con la comunicazione di avvenuta iscrizione all’albo professionale da parte del Consiglio dell’Ordine e si conclude con la delibera della Giunta Esecutiva della Cassa Forense.
Dell’avvenuta iscrizione alla cassa di previdenza verrà data immediata comunicazione all’avvocato.
Tale procedura è stata approvata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che, con la nota del 7 agosto, ha dato il suo benestare al Regolamento di attuazione dell’art. 21 della legge 247/2012 (riforma forense). Il suddetto regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento ministeriale di approvazione nella gazzetta ufficiale.

Soggetti interessati dalla nuova normativa
Il regolamente in esame coinvolge innanzitutto coloro che sono iscritti all’albo forense; la norma tuttavia interessa anche i professionisti che sono contemporaneamente iscritti ad altri albi professionali. Tali soggetti, dovranno corrispondere contributi soggettivi e integrativi solo sulla parte di reddito connessa alla professione di avvocato.

Punti principali trattati dal regolamento
Tra gli aspetti principali del regolamento si evidenziano:

  • agevolazioni previste in materia di contributi minimi e di modalità di pagamento degli stessi
  • agevolazioni in ambito di esoneri temporanei del versamento dei contributi minimi per le ipotesi enunciate al comma 7 dell’art. 21 Legge di riforma forense
  • regime transitorio per gli avvocati che alla data di entrata in vigore del regolamento non sono ancora iscritti alla Cassa Forense.

Conclusioni
E’ del tutto evidente, a fronte dell’obbligo cui sono soggetti tutti gli avvocati, l’impatto negativo per i 50.000 legali che non si sono mai iscritti alla Cassa Forense per motivi di reddito.
Sia pur in presenza di un sistema che prevede agevolazioni e sconti nei primi anni di iscrizione alla cassa previdenza, a favore di coloro che dispongono di un basso reddito o hanno un’età inferiore al 35 anni, non si può far a meno di evidenziare come questa procedura comporti per il professionista ulteriori aggravi. Soprattutto per coloro che non godono di redditi elevati e sono all’inizio dell’attività professionale tale procedura costiuisce sicuramente un limite allo svolgimento della propria professione.

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