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Richiesta di mutuo: spese e documenti da presentare
sabato 12 aprile 2014
Quando si individua una banca alla quale rivolgere la richiesta di mutuo necessario per l’acquisto di un immobile, l’istituto di credito, per valutare l’opportunità di concedere il finanziamento, necessita di una serie di documenti.
La concessione di un mutuo è un’operazione abbastanza complessa che inizia con la compilazione di un modulo contenente informazioni quali:
- la somma richiesta a mutuo,
- il tipo di finanziamento,
- il tipo di tasso di interesse (se fisso, variabile o misto),
- la durata del mutuo (piano di ammortamento),
- tipo di rata (mensile, semestrale, annuale).
Sarà inoltre necessario disporre di
- compromesso d’acquisto,
- atto di provenienza dell’immobile,
- dati catastali,
- certificato di abitabilità dell’immobile,
- certificati di residenza,
- stato civile,
- stato di famiglia.
La banca richiede inoltre la documentazione relativa alla capacità reddituale del richiedente per valutare la sua capacità di far fronte con regolarità al pagamento delle rate. Tale documentazione varia a seconda che si sia in presenza di un lavoratore dipendente o di un lavoratore autonomo o libero professionista.
Nel caso del lavoratore dipendente occorrerà:
- La dichiarazione relativa all’anzianità lavorativa, rilasciata dal datore di lavoro
- L’originale dell’ultimo cedolino dello stipendio
- L’originale o la copia del CUD o in alternativa la copia del modello Unico o 730.
Per i lavoratori autonomi o liberi professionisti i documenti sono:
- Una copia del modello Unico
- L’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato
- L’attestato di iscrizione all’Albo professionale.
E’ bene appurare che la documentazione sia completa ed esaustiva per evitare di allungare i tempi di approvazione del finanziamento. Solo quando la banca ha a disposizione tutta la documentazione la pratica potrà essere avviata e l’istituto di credito potrà iniziare a procedere per il rilascio del parere preliminare.
A tal fine la banca dovrà valutare se la somma richiesta è compatibile con il reddito del mutuatario e con il valore dell’immobile. Sarà pertanto necessaria una perizia con sopralluogo da parte di un esperto tecnico.
Salva l’ipotesi di inammissibilità del mutuo, che può verificarsi in caso di abusivismo, mancanza di abitabilità, acquisizioni per donazione, vincoli di tipo ministeriale, il prestito verrà concesso dalla banca. Solitamente la somma non supera l’80% del prezzo di vendita dell’immobile ma vi sono le debite eccezioni relative a casi specifici.
Rilasciato il parere di fattibilità e accordata l’erogazione della somma, la banca iscriverà l’ipoteca sulla futura casa.
La stipula del mutuo avverrà davanti al notaio con contestuale consegna della somma richiesta.
Le spese per la stipula del mutuo
Oltre alle condizioni del mutuo e al tasso applicato è bene fare attenzione alle spese che comporta l’apertura di un mutuo, elemento questo determinate nella scelta di un istituto di credito piuttosto che di un altro. A tal fine indichiamo:
- Spese istruttorie: i costi di apertura della pratica di mutuo da parte dell’istituto; solitamente variano da un minimo dello 0.10% a un massimo dello 0.75% sull’importo del prestito
- Spese notarili: gli oneri da corrispondere al notaio e le imposte per la stipula del contratto
- Spese dell’assicurazione: il premio pagato alla compagnia assicurativa per le garanzie richieste dalla banca ai fini della restituzione della somma finanziata
- Spese di perizia: le spese relative alla perizie da effettuarsi per la valutazione del valore dell’immobile
- Spese d’imposta sostitutiva: è il prezzo da corrispondere per la tassa sul mutuo da versare in base alla tipologia di finanziamento. Per l’acquisto di un immobile che costituisca prima casa l’importo sarà pari allo 0.25% sull’importo del mutuo.