Home > Altro > Archivio > Renzi, toto-ministri: il nodo dell’Economia. Spunta l’ipotesi Montezemolo (…)

Renzi, toto-ministri: il nodo dell’Economia. Spunta l’ipotesi Montezemolo per il Made in Italy

lunedì 17 febbraio 2014, di Marta Panicucci

La scelta della squadra di governo per Matteo Renzi sembra essere più complicata del previsto. E soprattutto per quanto riguarda la ricerca del successore di Saccomanni e Zanonato in uno dei settori più delicati: l’economia e lo sviluppo economico.

La prima decisione da prendere il merito alla scelta del Ministro dell’Economia è la natura politica o tecnica del prescelto. A quanto pare dal Colle sarebbero in corso pressioni per scegliere un politico. E l’affannosa ricerca di Renzi andrebbe proprio nella direzioni di mettere al Tesoro un uomo politico al posto dell’ennesimo tecnico votato al rigore. Ma la volontà di scegliere un politico farebbe venir meno la possibile chiamata di Lucrezia Reichlin ha il pieno gradimento di Draghi, Lorenzo Bini Smaghi che mancano di tale requisito.

Questa mattina Matteo Renzi è atteso al Quirinale dove Napolitano gli conferirà il compito di creare un nuovo governo. A causa delle pressioni, interne del Pd, ma anche esterne di Ncd e della difficoltà di trovare i giusti nomi per la squadra di governo i tempi potrebbero allungarsi. E’ probabile infatti che Renzi si prenda 2-3 giorni per mettere tutti i nomi nelle caselle dei Ministeri per poi tornare da Napolitano per sciogliere la riserva.

Conferme
Tra le conferme alcuni membri di Ncd sui quali sembra che Angelino Alfano stia puntando i piedi. Il leader di Ncd vorrebbe tenersi per sé il ruolo di vice premier oppure passare al ministero dell’interno. Tra le conferme ci sarebbero il ministro Lorenzin alla salute e Lupi alle Infrastrutture, anche se qualcuno parla dell’ad di Ferrovie Mauro Moretti.

Dovrebbe mantenere il proprio ruolo anche Emma Bonino agli Esteri, Andrea Orlando al ministero dell’Ambiente e Mario Mauro alla Difesa.

New Entry
Tra le new entry quasi certa la sostituzioni di Anna Maria Cancellieri alla Giustizia. Tra i papabili Michele Vietti, vice presidente del Csm, Livia Pomodoro e Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, ma non si esclude nemmeno il ritorno di Paola Severino.

Sulla poltrona di Giovannini al Ministero del Lavoro potrebbero arrivare Guglielmo Epifani, ex sindacalista e segretario del Pd nella transizione Bersani-Renzi, ma non sono esclusi i nomi di Marianna Madia, Andrea Guerra di Luxottica, di Fabrizio Barca e del professore Tito Boeri.

Rifiuta l’offerta del dicastero della Cultura Alessandro Baricco che su Repubblica precisa: "Ho una vita che mi piace e non ho intenzione di cambiarla, faccio mestieri belli che non voglio abbandonare. Non ho il talento per fare il ministro. Matteo lo conosco da tempo e sa cosa può chiedermi. Spero e credo che troveremo il modo di lavorare insieme su un tema che sta a cuore a entrambi e che è cruciale, quello dell’educazione". La cultura potrebbe andare in mano a Massimo Bray, ma in corsa ci sarebbe anche l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli. Restano comunque papabili i nomi di Dario Franceschini e Gianni Cuperlo.

Il Ministero dell’Economia e dello sviluppo economico
Il toto-ministri di questi giorni ha visto pubblicare una serie lunghissima di nomi possibili per il Ministero dell’Economia e dello Sviluppo economico. Il dicastero più delicato per un paese in piena crisi economica, ma con la voglia di rilanciarsi sta dando qualche problema a Metteo Renzi.

Inizialmente si erano fatti i nomi di alcuni tecnici, poi smetiti in nome della ricerca di un esponente politico, tra questi l’economista Lucrezia Reichlin e Fabrizio Barca. Si è fatto anche il nome di Andrea Guerra, ma il patron di Luxottica si è tirato indietro: "Sono sereno e felice e rimango a fare il mio lavoro in questa bella azienda. Auguro tutto il bene possibile al nuovo governo che nascerà". Tra i papabili ci sarebbe forse anche Tito Boeri e Irene Tinagli, scendono le quotazioni del vicesegretario generale dell’Ocse Piercarlo Padoan. Smentite invece le voci di un possibile ritorno di Prodi, Amato o Letta.

Difficili quindi le sostituzioni di Saccommani e Zanonato che chiedono continuità con le riforme da loro intraprese nel corso dell’esecutivo Letta. Nei giorni scorsi altro nome illustre riportato sui giornali è quello di Luca Cordero di Montezemolo per lo sviluppo economico. Ma sembra che sia in ballo anche l’idea di creare un dicastero ad hoc da affidare al Presidente della Ferrari e Vicepresidente di Unicredit. Alcune indiscrezioni annunciano infatti la nascita di un Ministero per il Made in Italy affidato proprio a Montezemolo.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.