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Renzi, ecco il piano per la ripresa economica del Sud
sabato 8 agosto 2015, di
Dopo le polemiche scaturite dal rapporto della Svimez che ha evidenziato il rischio di sottosviluppo permanente del Sud Italia, è stata convocata una direzione straordinaria del Pd sul Mezzogiorno in occasione della quale il premier Matteo Renzi, senza far riferimento a specifiche risorse, ha annunciato un piano per la ripresa economica del meridione.
Il governo conta infatti di riuscire a sbloccare i vecchi e nuovi fondi Ue per un totale di 80 - 100 miliardo di euro, da poter destinare a tal proposito.
Tuttavia Renzi, nell’illustrare il piano, si è soffermato più su aspetti che riguardano l’atteggiamento: il Presidente del Consiglio ha infatti invitato a "rottamare il piagnisteo" come prima mossa, ha evidenziato la necessità di raccontare i Sud che funzionano e ha sottolineato la responsabilità in prima linea del Pd in questo progetto di ripresa dell’economia del Sud.
In platea erano presenti anche molti big del partito e governatori del sud, tra cui Vincenzo De Luca e Rosario Crocetta.
Vediamo dunque quali sono le strategie di Renzi, così come presentate alla direzione straordinaria del Pd.
Ripresa del Sud, Renzi: "Un masterplan a settembre"
Per prima cosa il premier Renzi ha introdotto l’argomento, rimandando a settembre la programmazione di un piano che possa aiutare la ripresa economica del Sud.
«Sono il primo ad avere consapevolezza del fatto che nessuno di noi oggi potrà trarre delle conclusioni perché questa tappa deve costituire il primo appuntamento di una serie: io credo che si debba oggi iniziare una discussione e vi propongo un secondo momento di seminario durante la Festa nazionale dell’Unità (il 5 o il 6 settembre). Proporrei poi che nei dieci giorni successivi, intorno al 15-16 settembre, il Pd uscisse con un masterplan per il Sud frutto di questa discussione lunga un mese»
ha proposto Renzi.
Renzi, necessario cambio di atteggiamento: "Basta con la retorica del Sud abbandonato"
Durante la direzione straordinaria del Pd Renzi non ha annunciato mosse concrete, ma ha annunciato come necessario un cambio di atteggiamento.
«Il rapporto Svimez ha dato dati particolarmente negativi, che vanno dal 2000 al 2013. Segnala una serie di problemi oggettivi e indubitabili, che vanno affrontati in una prospettiva storica molto ampia. E c’è un tema culturale che sarebbe affascinante da affrontare. Ma stop alla retorica del Sud abbandonato, perché è autoassolutoria per la classe dirigente del Mezzogiorno»
ha commentato Matteo Renzi.
«Con la stessa franchezza bisogna dire che nel quindicennio appena trascorso anche noi come centrosinistra siamo rimasti affascinati dal tema della questione settentrionale, perché avevamo da inseguire la Lega al Nord»
ha poi aggiunto.
Renzi, l’Italia ha bisogno del Sud
Per Renzi ciò che si rende importante, a questo punto, è la lettura di quello che sta accadendo.
«Primo punto: l’Italia è ripartita, il Mezzogiorno no. Il Nord ha numeri di crescita veri, reali, concreti. Riscontriamo una inversione di tendenza attesa fin troppo, e chi lo nega non aiuta il Paese. Anche a Sud si vedono i primi dati positivi, ma del tutto insufficienti. Dunque non è più il Sud ad aver bisogno dell’Italia, è l’Italia ad avere bisogno del Sud».