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Quali sono i titoli che guadagnano di più a Piazza Affari? Scopriamolo
venerdì 14 giugno 2013, di
La borsa di Milano negli ultimi anni ha tenuto un comportamento contraddittorio. Potremmo paragonarla ad una bella donna: ha fatto soffrire tantissimi uomini, ma quei pochi eletti che grazie ai loro meriti sono riusciti a conquistarla, hanno goduto di un trattamento speciale che ha permesso loro di essere ammirati ed invidiati da tutti.
Nonostante negli ultimi 5 anni Piazza Affari abbia fatto segnare un trend negativo importante, che l’ha portata a perdere il 56,% del suo valore (-27% in dieci anni), alcuni titoli sono stati risparmiati e hanno messo in atto performance in controtendenza con l’andamento generale, riuscendo a resistere ai capricci di un listino volubile ed eccentrico.
Con qualche difficoltà e alcuni periodi di perdita che sono fisiologici in anni di presenza nel mercato, sono in tutto 7 i titoli azionari che nel lungo periodo hanno dimostrato di saper resistere alle insidie finanziarie che hanno affrontato.
Tod’s, Pirelli, Luxottica, Recordati, Reply, Brembo e De Longhi: scarpe, pneumatici, occhiali, farmaceutica, tecnologia, freni, climatizzazione.
Questi i nomi che negli ultimi 5-10 anni hanno guadagnato di più in seno al listino italiano.
I numeri
Di seguito vi proponiamo una tabella che mostra le performance dei 7 titoli negli ultimi 10 anni.
| Nome | 5 anni | 10 anni |
| Tod’s | +134% | +267% |
| Reply | +57% | +220% |
| Luxottica | - | +200% |
| De Longhi | - | +200% |
| Brembo | +19% | +191% |
| Pirelli | +48% | +56% |
| Recordati | +31% | +108% |
Numeri da record insomma che hanno permesso alle aziende di compiere degli exploit da capogiro.
I motivi
Ma qual è la causa che ha portato questi 7 titoli azionari a guadagnare così tanto all’interno di un mercato in perdita? La risposta è semplice: un bilancio equilibrato. A differenza delle altre aziende italiane che nel corso degli anni hanno mostrato segni di incertezza e squilibrio, queste sette società si sono sempre mostrate solide ed affidabili. I risparmiatori se ne sono accorti e le hanno premiate con forti guadagni.
La ricetta sembra semplice, il problema è che è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto in un periodo di crisi come questo.
Ci sono poi altri 3 fattori importanti che hanno contribuito a consolidare i rialzi su Piazza Affari:
- la crescita: tutte e sette le aziende negli ultimi 10 anni sono cresciute in maniera costante, con tassi a due cifre di gran lunga superiori a quelli delle altre società quotate sul listino milanese;
- la redditività: sopra la media nazionale anche la profittabilità sul capitale investito che si situa al di sopra del 10%;
- il debito: i primi due fattori, a differenza di quello che succede nelle altre aziende non sono stati costruiti aumentando il debito, che è invece sempre stato tenuto sotto stretto controllo.
I risultati delle 7 aziende
Ma andiamo a vedere nei numeri come queste aziende abbiano applicato insieme i tre fattori sopra elencati:
- Tod’s: S&P Capital IQ parla di una crescita del fatturato pari al 36% in un quinquennio, di un ritorno sul capitale investito pari al 25% e di un debito esiguo.
- Pirelli: fatturato in crescita del 30% (sempre su 5 anni), margine operativo lordo del 16% e debito sotto il capitale netto.
- Luxottica: 7 miliardi di fatturato in 5 anni, MOL pari al 37% e debito sotto la metà del capitale netto.
- Brembo: +1,4 miliardi di ricavi, ritorno sul capitale investito del 13%, debito all’80% del patrimonio.
- Reply: ha incrementato il suo fatturato in 5 anni di più di 150 milioni (da 331 a 506 milioni di euro), la redditività è sopra la media e il debito quasi a zero.
- Recordati: +23% di ricavi, + 24% di margine industriale , +19% di ritorno sul capitale; debito pari ad 1/10 del patrimonio.
- De Longhi: + 30% di marginalità in 5 anni, +32% di profittabilità sul capitale investito e nessun debito.
Insomma siate sani e Piazza Affari vi premierà.