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Prezzo petrolio WTI ai massimi di 4 mesi - produzione in calo negli USA
mercoledì 15 aprile 2015, di
Il prezzo del petrolio West Texas Intermediate - WTI - è salito ai più alti livelli di sessione mercoledì, dopo che i dati hanno mostrato che l’offerta di petrolio negli Stati Uniti è salita meno del previsto la scorsa settimana.
Sul New York Mercantile Exchange, il petrolio greggio con consegna a maggio è aumentato di 1,68 dollari, o 3,15%, scambiato a 54,97 dollari al barile, il livello più alto dal 2 gennaio, massimo di 4 mesi. Il prezzo era all’incirca a 54,06 dollari prima del rilascio dei dati sulla produzione di petrolio statunitense.
La Energy Information Administration - EIA - degli Stati Uniti ha pubblicato il suo report settimanale: le giacenze di petrolio greggio sono aumentate di 1,3 milioni di barili nella settimana conclusa il 10 aprile, al di sotto delle aspettative per un aumento di 4,1 milioni di barili.
Il totale delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti si attestano a 483,7 milioni di barili come la scorsa settimana, il livello più alto da 80 anni, sottolineando le preoccupazioni per un eccesso di offerta.
Il report ha anche mostrato che il totale delle scorte di benzina sono diminuite di 2,1 milioni di barili, contro le aspettative per un calo di 0,2 milioni, mentre le scorte di distillati sono aumentate di 2,0 milioni di barili.
Un giorno fa, il petrolio Nymex era salito di 1,38 dollari, o 2,66%, chiudendo a 53,29 dollari sull’aspettativa di una diminuzione del numero di impianti di perforazione per l’estrazione di petrolio negli Stati Uniti, che si tradurrà in una minore produzione.
Il prezzo del petrolio degli Stati Uniti è stato ben supportato durante le recenti sessioni, con l’aspettativa secondo cui la produzione di shale oil negli USA abbia già raggiunto il suo picco massimo e che possa iniziare a scendere nei prossimi mesi.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna a giugno è aumentato di 1,26 dollari, o 2,12%, scambiato a 61,07 dollari al barile dopo aver toccato un massimo giornaliero a quota 61,19 dollari, un livello che non si vedeva dal 6 marzo.
Martedì, a Londra il Brent è aumentato di 77 centesimi, o 1,3%, fino ad arrivare a 59,81 dollari.
Nel frattempo, lo spread tra il greggio WTI e il Brent si è attestato a 6,10 dollari al barile, rispetto a 6,52 dollari alla chiusura degli scambi di martedì.