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Prezzo del petrolio sotto pressione del dollaro forte, attesa per riunione OPEC
lunedì 1 giugno 2015, di
I prezzi del petrolio greggio hanno ceduto parte dei forti guadagni registrati alla fine della scorsa settimana lunedì, sotto pressione offerta dal dollaro USA sostanzialmente più forte.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a luglio è sceso di 71 centesimi, o 1,18%, scambiato a 59,59 dollari al barile durante le prime ore della mattinata europea.
L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è salito dello 0,55% a 97,47 lunedì, non lontano dai massimi di 5 settimane a 97.88 colpiti la scorsa settimana.
Come sappiamo, i prezzi del petrolio in dollari tendono a scendere quando il dollaro sale e diventa più forte, in quanto il rafforzamento del biglietto verde rende il petrolio più costoso per gli acquirenti detentori di altre valute.
Il dollaro USA continua a ricevere supporto grazie all’aspettativa che la Federal Reserve sia sulla buona strada per aumentare i tassi di interesse a settembre.
Gli ultimi dati economici hanno mostrato che l’economia americana sta riacquistando slancio dopo il rallentamento nel primo trimestre.
Gli investitori continuano ad osservare con attenzione la pubblicazione dei dati sull’economia degli Stati Uniti, in cerca di ulteriori indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi.
Lunedì 1 giugno, sul Calendario Economico aggiornato in tempo reale, è attesa la pubblicazione del market mover dell’indice PMI manifatturiero alle 16:00 (ora italiana).
Ancora, la settimana nel mercato del forex sarà dominata dall’attesa dei Non-farm payrolls in pubblicazione venerdì, indicatore fondamentale della salute del mercato del lavoro statunitense.
Venerdì scorso, i futures del petrolio a New York sono saliti di 2,62 dollari, o 4,54%, fino a chiudere a 60,30 dollari, dopo che i dati hanno mostrato che il numero di impianti di perforazione e estrazione di il petrolio negli Stati Uniti è sceso di un massimo di quattro settimane la scorsa settimana, allentando le preoccupazioni sulla sovrapproduzione statunitense.
I trader del petrolio sono in attesa dell’incontro cruciale dell’OPEC a Vienna il 5 giugno; il cartello petrolifero dovrebbe mantenere costanti i livelli di produzione superiori a 30 milioni di barili al giorno, nonostante le preoccupazioni in corso sull’aumento smisurato delle riserve di petrolio a livello mondiale.
Lo spread tra il i contratti del greggio WTI e quelli del Brent si attestava a 5,23 dollari al barile giovedì, contro i 5,26 dollari della chiusura degli scambi di venerdì.