Home > Altro > Archivio > Prezzo del petrolio torna a salire: scorte USA e Libia aiutano il rialzo
Prezzo del petrolio torna a salire: scorte USA e Libia aiutano il rialzo
mercoledì 21 settembre 2016, di
Il prezzo del petrolio è tornato a salire, il tutto grazie alle notizie provenienti dagli USA, e prima ancora dalla Libia, che hanno aiutato il recupero del greggio.
Già lo scorso weekend, infatti, il prezzo del petrolio aveva recuperato parte delle perdite grazie alle notizie secondo cui i conflitti militari in Libia avrebbero influenzato le esportazioni di greggio del paese. Questo recupero da parte del prezzo del petrolio non aveva convinto la maggior parte degli analisti, così come era accaduto qualche tempo fa quando l’uragano che aveva colpito gli USA aveva ridotto la produzione e aveva fatto risalire il prezzo del petrolio, ma solo momentaneamente.
Attualmente il prezzo del petrolio Wti è in rialzo del 2,11% e sta viaggiando a quota 44,98 dollari a barile, mentre il prezzo del petrolio Brent è in rialzo dell’1,92% e sta scambiando a quota 46,76 dollari a barile (ultimo aggiornamento ore 12:17). La strada intrapresa dal prezzo del petrolio è piuttosto burrascosa e il greggio appare sulle montagne russe, continuamente condizionato dagli eventi sui mercati mondiali.
Oggi il prezzo del petrolio, dopo aver interrotto il trend rialzista nella giornata di martedì, è tornato a salire e a recuperare parte delle perdite ultimamente subite grazie alle scorte USA, ma quanto durerà questo trend rialzista? E il prezzo del petrolio riuscirà a sostenere gli eventi previsti dall’agenda politica mondiale?
Prezzo del petrolio in rialzo grazie alla Libia: il motivo
Come già accennato, questo weekend il prezzo del petrolio ha iniziato a viaggiare in rialzo grazie alle notizie di scontri militari in pieno svolgimento in Libia. Gli eventi che hanno causato un rialzo del prezzo del petrolio hanno riguardato il blocco delle esportazioni dai porti libici, così il rallentamento dell’offerta ha generato un aumento del prezzo del petrolio.
Il Petroleum Facilities Guards, milizia che ha controllato per anni - fino a questo mese - i porti petroliferi della Libia dopo la cacciata e la morte del dittatore Muammar Gheddafi, ha lanciato un contrattacco per riprendere il controllo dei porti petroliferi di Sidra e Ras Lanuf, nella costa centrale del paese. Questi scontri militari, che hanno causato il blocco dei porti e delle esportazioni, hanno avuto ripercussioni sul prezzo del petrolio che nel weekend ha guadagnato parte delle perdite ultimamente registrate.
La Guardia è stata cacciata durante la giornata di domenica da parte delle forze armate libiche, milizie che si sono impegnate a riaprire i porti per permettere la ripresa delle esportazioni di greggio - una ripresa che spingerà nuovamente il prezzo del petrolio verso il basso. Sono intanto in corso ulteriori scontri, mentre secondo testimonianze locali vi sarebbero anche depositi di greggio in fiamme. Eventi questi che hanno avuto inevitabili ripercussioni sul prezzo del petrolio.
“Il mercato del petrolio sta reagendo a questa notizia ma bisogna tenere a mente che questa potrebbe essere solo una battuta d’arresto temporanea per il prezzo del petrolio”,
aveva dichiarato Vyanne Lai, analista della National Australia Bank, davanti al rialzo della quotazione del petrolio.
Prezzo del petrolio: dopo lo stop torna a salire
I guadagni registrati dal prezzo del petrolio grazie alla Libia, sono stati guastati nella giornata di martedì da un’interruzione del trend che ha portato il prezzo del petrolio a scendere. Mercoledì, invece, il prezzo del petrolio è tornato a salire grazie ai dati sulle scorte USA e ora il Wti è in rialzo del 2,11% mentre il Brent sale dell’1,92%.
Prezzo del petrolio in rialzo: l’effetto USA
Secondo la maggioranza dei traders, il rialzo del prezzo del petrolio sarebbe stato determinato dai dati relativi alle scorte USA. Questi dati dell’American Petroleum Institute parlano di un decremento delle scorte di 7,5 milioni di barili nella settimana che si è conclusa il 16 settembre. La diminuzione delle scorte statunitensi ha immediatamente influenzato il prezzo del petrolio che è tornato a salire.
Prezzo del petrolio in rialzo. Quanto durerà?
Molti analisti hanno sottolineato come gli scontri militari in Libia abbiano determinato un incremento del prezzo del petrolio, proprio per le difficoltà riscontrate nelle esportazioni di greggio che hanno limitato l’offerta sui mercati. Gli stessi analisti hanno però tenuto a sottolineare come continuino a persistere un eccesso di offerta di petrolio e un eccesso di scorte di greggio sui mercati mondiali. Elementi questi che non hanno fatto altro che spingere il prezzo del petrolio sempre più in basso.
A ciò si aggiungano i forti output da parte dei paesi produttori dell’OPEC, che non fanno altro che mantenere il prezzo del petrolio ad un livello statico e piuttosto basso. I dati odierni sulle scorte USA potrebbero però avere un impatto più significativo e duraturo sul prezzo del petrolio.
Prezzo del petrolio: i prossimi ostacoli
Il prezzo del petrolio, oggi in rialzo, punta gli occhi sui prossimi eventi politici ed economici. Una riunione dell’OPEC è prevista per il 28 settembre in Algeria, ma il segretario dell’Organizzazione Mohammed Barkindo ha affermato che nessuna decisione sulla produzione sarà presa in quell’occasione e dunque il prezzo del petrolio probabilmente non tornerà a salire nel giro di breve tempo.
Barkindo ha confermato che l’OPEC tenterà di raggiungere una conclusione comune e ha aperto le porte alla possibilità di una riunione d’emergenza per prendere una decisione vera e propria, ma solo a condizione del raggiungimento unanime di un accordo. Come reagirà il prezzo del petrolio di fronte a tutto questo?
“È chiaro che in questo momento non vi è consenso tra i membri dell’OPEC, dunque qual è la probabilità che essi raggiungeranno un accordo condiviso in una settimana?”,
ha affermato Vivek Dhar, stratega della Commonwealth Bank of Australia. Il prezzo del petrolio intanto continua a risentirne nonostante stia attualmente viaggiando in rialzo.
Il prezzo del petrolio ha risentito a lungo della sovrapproduzione e dell’eccesso di scorte, mentre ora appare in lieve rialzo grazie ai dati sulle scorte USA, oltre che ai problemi politici della Libia. Gli analisti sono convinti che questo rialzo del prezzo del petrolio non durerà a lungo poiché esso non è stato causato da un chiaro e determinato accordo in merito alla produzione - accordo che l’OPEC spera di trovare. Il rialzo del prezzo del petrolio, a quanto pare, non avrà lunga vita.