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Prezzo del petrolio: il WTI ai massimi del 2015. Attesa per il dato sulle giacenze
mercoledì 6 maggio 2015, di
Il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate) è salito al livello più alto del 2015 mercoledì, grazie all’aspettativa per un calo delle giacenze settimanali sostenuta dal dato della scorsa settimana che ha mostrato una crescita più lenta del previsto di barili invenduti.
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Sul NYMEX, il petrolio greggio con consegna a giugno ha colpito il massimo intraday a 61,67 dollari al barile, il più alto dall’11 dicembre 2014, dopo essere stato scambiato a 61,39 dollari durante le prime ore della mattinata europea, in crescita del 98 centesimi, o 1,63%.
Ieri, sul Nymex i prezzi del petrolio erano aumentati dell’1,47 dollari, o 2,49%, per poi chiudere a 60,40 dollari.
Il report del governo di oggi dovrebbe mostrare che le giacenze statunitensi di greggio sono aumentate di 1,5 milioni di barili in riferimento la scorsa settimana, mentre è previsto che le scorte di benzina aumenteranno di 0,9 milioni di barili.
Dopo la chiusura dei mercati di martedì, l’American Petroleum Institute, un gruppo industriale, ha riferito che le scorte di greggio sono diminuite di 1,5 milioni di barili nella settimana conclusa il primo maggio.
La relazione ha anche mostrato che le forniture a Cushing, Oklahoma, punto di consegna chiave per il greggio sul Nymex, sono diminuite di 336.000 barili.
I futures del petrolio degli Stati Uniti sono in rialzo di quasi il 30% dopo aver toccato il minimo di cinque anni a 43,57 dollari al barile il 29 gennaio; il mercato ritiene ora che la produzione di shale oil negli Stati Uniti abbia raggiunto il suo picco massimo, e che ora la domanda e l’offerta si stiano muovendo per cercare l’equilibrio.
Secondo il gruppo di ricerca industriale Baker Hughes, il numero di impianti di perforazione per l’estrazione di petrolio negli Stati Uniti è sceso di 24 unità la scorsa settimana - per un totale di 679 impianti - in calo da 21 settimane consecutive al livello più basso da settembre 2010.
Oltreoceano, sull’ICE Futures Exchange di Londra, il petrolio Brent con consegna a giugno è aumentato di 80 centesimi, o 1,18%, scambiato a 68,32 dollari al barile dopo aver toccato un massimo giornaliero di 68,65 dollari, un livello che non si vedeva dal dell’8 dicembre scorso.
Il spread tra i contratti del greggio WTI e il Brent si è attestato a 6,93 dollari al barile, contro i 7,12 dollari della chiusura di martedì.