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Prezzo del petrolio presto a $60: motivi e previsioni

mercoledì 19 aprile 2017, di Flavia Provenzani

Il Prezzo del petrolio potrebbe raggiungere presto quota 60 dollari per barile: : i fondamentali spingono a prevedere che la quotazione possa raggiungere tali picchi durante la stagione estiva.

Di seguito valutiamo i fattori che puntano ad una previsione rialzista sul prezzo del petrolio e analizziamo il contesto dei fondamentali sul mercato.

Uno dei motivi principali per aspettarsi un ulteriore rialzo del prezzo del petrolio è il fatto che i produttori statunitensi stanno aumentando l’attività in vista di un aumento dei consumi della benzina nei mesi d’estate, spingendo i mercati ad aumentare le scommesse long sulla quotazione del greggio.

Al momento il prezzo del petrolio WTI viaggia a 52,51 dollari al barile, per un rialzo di sessione dello 0,19%, mentre il Brent segna un aumento dello 0,35% a quota 55,08 dollari.

Prezzo del petrolio: previsioni rialziste guardando all’estate

Il tasso di utilizzazione degli impianti è destinato ad aumentare ulteriormente durante i mesi estivi, fattore che dovrebbe aiutare a far scendere le scorte di petrolio.
Una maggiore domanda stagionale negli Stati Uniti, insieme ad un fabbisogno crescente per il Paese di altro greggio dall’estero, dovrebbe contribuire al rafforzamento del prezzo del petrolio.

Gli hedge fund hanno aumentato le scommesse per una salita del prezzo del petrolio per la prima volta in sei settimane, ignorando il recente aumento delle scorte USA e in vista dell’aumento degli spostamenti in auto che contribuiranno a tagliarne l’eccesso, secondo quanto riportato da Bloomberg.
L’ultimo report dell’AIE ha mostrato che le scorte di benzina sono scese di quasi l’8 per cento dalla metà di febbraio, ma al momento sono tornate a salire.

Conflitto in Siria e OPEC sostengono il rialzo del prezzo del petrolio

Oltre alle raffinerie USA che si preparano ai mesi d’estate, ad aumentare la domanda di greggio dall’estero in territorio statunitense è l’incremento della fiducia degli investitori.

Il posizionamento netto sul petrolio WTI dei money manager, ovvero la differenza tra le scommesse su un aumento dei prezzi e le scommesse per un ribasso, è salito del 9.2 per cento nella settimana conclusa il 4 aprile, dopo essere crollato del 41 per cento nelle precedenti cinque settimane, in base ai dati fortini dalla Commodity Futures Trading Commission. Le scommesse al rialzo sulla benzina sono aumentate del 59 per cento, il maggiore incremento da dicembre.

A contribuire al rafforzamento delle aspettative per aumento del prezzo del petrolio nei prossimi mesi, il taglio alla produzione dell’OPEC alimenta le previsioni rialziste sulla quotazione del greggio. La conformità oltre ogni previsione all’accordo per il taglio dell’output, la possibilità di un’estensione dell’accordo e l’instabilità in Libia continuano ad impedire al sentiment ribassista di conquistare troppo slancio.

Il conflitto in Siria aumenta il rischio nella zona del Medio Oriente ricca di petrolio.

“Gli sviluppi in Siria devono essere presi come un premio al rischio aggiuntivo sul prezzo del petrolio da qui in avanti, in particolare ora che le scorte di petrolio sono previste scendere e il mercato non è più sotto un surplus enorme”,

ha commentato Bjarne Schieldrop, analista presso la SEB.

L’analista si aspetta che il prezzo del Brent mantenga una media a $57.50 nel secondo trimestre del 2017, “che significa che siamo propensi a veder raggiungere quota $60 durante questo periodo”.

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