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Presidenziali USA: è scontro tra la Clinton e Sanders
lunedì 18 gennaio 2016, di
Ieri sera a Charleston, nel sud della Carolina, si è tenuto lo scontro televisivo tra i candidati democratici alle presidenziali USA Hillary Clinton e Bernie Sanders, l’ultimo dibattito prima dell’inizio delle primarie in Iowa e nel New Hampshire.
Sebbene fosse presente anche il terzo candidato tra quelli di sinistra alle Presidenziali USA, Martin O’ Malley, il vero scontro è avvenuto tra l’ex segretario di Stato, Hillary Clinton, e il senatore del Vermont, Bernie Sanders, che hanno cercato di colpirsi mettendo sul tavolo i temi cari all’opinione pubblica.
Presidenziali USA: il controllo delle armi
La Clinton ha innanzitutto accusato Sanders di aver votato più volte con la National rifle association (Nra), la lobby delle armi, la legge che garantisce l’immunità ai costruttori e produttori di armi. Quello del “gun control” è un tema di estrema attualità negli USA soprattutto dopo l’ultima strage in Oregon e dopo la proposta di un piano di controllo delle armi avanzata qualche giorno fa dal presidente Obama.
Presidenziali USA: Obamacare e Wall Street
Altro tema al centro della discussione è stato quello dell’ Obamacare, la riforma sanitaria dell’ amministrazione Obama. Mentre l’ex first lady la difende con convinzione per evitare il rischio di ricominciare un dibattito controverso, Sanders propone un suo progetto di riforma con aumenti fiscali a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro. La Clinton non si fa scappare l’occasione per accusarlo di voler aumentare le tasse a quella stessa classe media che dice di voler difendere ma lui resiste replicando che vuole invece “aumentare i redditi” e colpire i più ricchi.
Il dibattito si sposta poi su Wall Street, argomento che si presta molto bene alla critiche di entrambe le parti. Lei lo ammonisce per aver votato in passato a favore della deregulation dei mercati finanziari e dell’allentamento del controllo federale mentre lui sostiene che la Clinton non sarà in grado di essere dura abbastanza dato che ha accettato grandi contributi dal mondo finanziario.
Presidenziali USA: la politica estera
I due competitors concordano invece sulla politica estera, in particolare sul ruolo che devono avere gli USA per risolvere la crisi siriana. Entrambi sono favorevoli alla lotta al terrorismo per via diplomatica coinvolgendo gli altri paesi islamici.
Presidenziali USA: chi sarà il vincitore?
Si è dunque trattato di uno scontro acceso ma mai infangato da colpi bassi o falsità. Chi è stato il vincitore? Secondo alcuni media americani, tra cui il Washington Post, è Sanders soprattutto perché la Clinton è risultata politicamente troppo cauta e quindi incapace di indebolire un concorrente sempre più temibile. Gli ultimi sondaggi registrano infatti un certo recupero di Sanders e, a due settimane dall’inizio delle primarie, la situazione è tutt’altro che definita.
Mentre a livello nazionale l’ex segretario di stato conserva un vantaggio importante sull’avversario (59% a 34% secondo l’ultimo sondaggio Wall Street Journal/Nbc News), nei singoli stati la situazione è ben diversa: in Iowa la Clinton ha un vantaggio di soli 4 punti sul senatore del Vermont che è invece davanti di sei punti in New Hampshire. La partita è ancora tutta da giocare.