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Polemica Monti/Bersani: si allarga la frattura tra PD e Scelta Civica

sabato 26 gennaio 2013, di Piero Capello

Dopo le parole di Monti a Radio anch’io le relazioni con il leader del PD Bersani sembrano destinate a incrinarsi in maniera irreparabile.
Monti aveva infatti affermato che vi erano delle responsabilità del PD nella faccenda MPS, affermazioni in seguito rettificate.
Vendola consolida la distanza tra l’ala della sinistra più intransigente e il Professore, affermando che “Monti non riuscirà a diventare la badante di Bersani”.
Il leader del PD Bersani, dal canto suo, non si sottrae al confronto e ribadisce le proprie prerogative nel corso del suo comizio tenutosi a La Spezia.

Vendola alla riscossa

Il leader di SEL ha aperto le ostilità in mattinata.
Monti avrebbe finalmente rivelato il suo reale sentimento di Destra, secondo Vendola il quale ha comunque ribadito che il professore non riuscirà a diventare la “badante” di Bersani.
Le possibilità che Scelta Civica possa vincere le elezioni sarebbero irrisorie, dunque Vendola ha consigliato a Monti di rassegnarsi a questa realtà.
Il leader di SEL continua a rimarcare la deriva di destra che Monti avrebbe testimoniato con la sua recente apertura nei confronti del PDL.
Anche D’Alema ha aggiunto la propria voce al coro delle critiche dirette a Monti:

“Il professor Monti, che ora punta il dito contro di noi, ha preso quello che fino all’ultimo ha sostenuto la vecchia gestione di MPS e ha contribuito a rovesciare il sindaco, e lo ha messo nella sua lista elettorale. E si mette pure a farci la morale. Siccome ho stima di Monti, sono sicuro che qualcuno ha preso la decisione alle sue spalle.”

Le dichiarazioni di Bersani al comizio di La Spezia

Bersani non ha fatto granché per tentare di ricucire la spaccatura che si sta generando tra il suo partito e quello di Monti.
Il leader PD ha innanzitutto reagito energicamente al tentativo del Centrodestra di sfruttare la questione MPS.
Li sbraniamo, ha affermato Bersani in risposta ad una simile eventualità ricordando le vicende di Euronord e Credito cooperativo fiorentino, che hanno visto coinvolti esponenti politici dell’area di Destra.
Il messaggio è chiaro: il PD non si farebbe dare lezioni da chi non ha ancora capito che con i soldi pubblici non si fa la spesa, ha rimarcato Bersani.
Bersani ha poi attaccato Monti in relazione al suo intervento alla radio, mantenendosi sulla falsa riga di D’Alema, invitando cioè il Professore a controllare i suoi candidati prima di pronunciarsi in merito a questioni tanto spinose.

Il clima elettorale inizia a farsi sentire

I toni di Bersani e Vendola sono decisamente alti, proprio come ci si attenderebbe in un periodo di campagna elettorale.
I due leader di Sinistra non possono fare altrimenti, consci del fatto che la faccenda MPS potrebbe costare una grossa fetta di consensi.
Il Professore, dal canto suo, continua ad affermare di voler tenere bassi i toni, dopo aver rettificato le sue affermazioni alla radio, ha affermato (provocatoriamente?) che in futuro si asterrà dal menzionare apertamente chiunque nei suoi dibattiti.

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