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Piazza Affari in negativo: crescita spread affossa le banche

lunedì 29 ottobre 2012, di Daniele Sforza

Piazza Affari chiude in negativo, pagando la risalita dello spread, riportatosi sopra 350 punti base. Tra i motivi principali di questa caduta un weekend burrascoso per la politica italiana, con Silvio Berlusconi che, condannato, ha minacciato di togliere l’appoggio al governo Monti. Sul fronte europeo, invece, proseguono i negoziati tra la Troika e la Grecia.

Il Ftse Mib ha chiuso a -1,51% a 15.349 punti, mentre il Ftse Italia All-Share ha registrato un -1,42% a 16.263 punti.

Bene Ansaldo STS e Generali

Tra i maggiori rialzi del giorno spicca Ansaldo STS (+2,31% a 6,64 euro) che ha registrato un calo degli utili ma un aumento dei ricavi nei primi 9 mesi del 2012.

A seguire Pirelli (+1,17% a 8,63 euro) e Generali (+0,83% a 12,22 euro), che ha ceduto la sua partecipazione in Midgal a Eliahu per 705 milioni di euro.

Sopra la parità anche Tod’S (+0,28% a 88,95 euro) e Diasorin (+0,07% a 26,73 euro).

Crollano le banche

Ma la giornata a Piazza Affari è stata senza alcun dubbio contraddistinta dal crollo dei titoli bancari, sulla scia dello spread Btp-Bund che ha superato quota 350 punti base.

Tra le perfomance peggiori si registrano quelle di Banca Monte dei Paschi di Siena (-4,46% a 0,2185 euro), Banca Popolare di Milano (-4,41% a 0,4252 euro), Banco Popolare (-4,32% a 1,218 euro) e Mediobanca (-4,29% a 4,332 euro).

Chiude fortemente in negativo anche A2A (-4,20% a 0,392 euro).

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