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Piano scuola: il Governo vara 1 miliardo sui 3 promessi. Ecco i punti cardine del progetto
lunedì 7 luglio 2014, di
Il Governo dà il via al cosiddetto Piano Scuola annunciato dal Premier alcuni mesi fa. A rendere noto è lo stesso esecutivo, attraverso un Tweet pubblicato sul profilo ufficiale di Palazzo Chigi.
Come si legge nel tweet, saranno coinvolti 20.845 edifici scolastici e 4 milioni di studenti.
Lo scopo?
avere scuole più belle, più sicure e più nuove.
La nota pubblicata da Palazzo Chigi spiega gli obiettivi del Piano Scuola. In perfetto "stile Renzi", il comunicato si basa su tre hashtag per raccontare cosa si intende fare col miliardo varato dal Governo:
Si tratta della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244 milioni (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure), di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle).
(Fonte: governo.it)
L’investimento: 1 miliardo su 3,5 promessi
Il totale degli investimenti ammonterà a 1.094.000.000 euro. Le spese saranno così ripartite:
- 450 milioni per #scuolebelle: volti cioè a mettere in atto interventi di piccola manutenzione, di decoro e di ripristino funzionale di 17.961 istituti;
- 400 milioni per #scuolesicure: volti cioè a eseguire lavori di messa in sicurezza, rimozione amianto e barriere architettoniche di 2.480 istituti
- 244 milioni per #scuolenuove: "sblocco del patto di stabilità per 404 cantieri in corso o che stanno aprendo, con progetti dall’importo medio di un milione, generando circa 400 milioni di valore complessivo. Tutti i sindaci che hanno risposto all’appello del Presidente del 3 marzo scorso segnalando interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati completamente con fondi propri e per i quali sbloccare il patto di stabilità, hanno infatti trovato accoglimento nei DPCM firmati dal Presidente in giugno". Gli istituti coinvolti in questo caso saranno 404.
(Fonte: governo.it)
In questi calcoli però, c’è qualcosa che non torna. il Presidente del Consiglio aveva infatti promesso alcuni mesi fa nel corso del suo discorso d’insediamento, che i miliardi da destinare al miglioramento dell’edilizia scolastica sarebbero stati tre e mezzo. Due e mezzo in più dunque di quanto realmente stanziato.
Ricordate le famose slide?
Dove sono siano finiti gli altri soldi dunque, non è dato sapere, ma almeno sembra, e ripetiamo sembra, che i tempi di intervento saranno abbastanza veloci:
"gli interventi in alcuni casi sono già partiti, in altri stanno partendo o sono in procinto di partire. Ma il vero lavoro dell’unità di missione parte adesso, per controllare che i tempi non siano rallentati come sempre da intoppi burocratici e amministrativi: stavolta a obiettivi precisi si danno risposte precise, e le verifiche saranno sia di carattere economico che strutturale".
Ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi.
Per chiunque voglia consultare nel dettaglio gli interventi, gli importi e gli istituti coinvolti, il Governo ha pubblicato sul suo sito un prospetto indicante la natura e i costi di ogni singolo intervento.