Pfizer in area 39$ sulla scia delle notizie

L’ultima seduta di Pfizer (PFE:NYSE) è stata segnata da una forte volatilità e dall’entusiasmo per i risultati della fase sperimentale che hanno condotto l’azienda farmaceutica alla scoperta di un vaccino che sembra efficace al 90% contro la pandemia . Il mercato ha reagito con euforia alla notizia e il titolo ha guadagnato il +7,69% chiudendo a quota 39,20$. La struttura tecnica del movimento, che fino ad oggi appariva poco definita, nei prossimi giorni potrebbe diventare più chiara, ma attenzione alle notizie che potrebbero rappresentare il nuovo market mover.

Il quadro tecnico di riferimento

Lo scenario tecnico di lungo termine appare molto contrastato e definito da momenti di crescita interrotti da altrettanti periodi di discesa.

La fase positiva del prezzo si è avviata a febbraio 2009 quando il titolo quotava poco sotto i 10$. Da quel livello è partito un importante trend rialzista caratterizzato da costanza e stabilità e che ha fatto registrare una performance di quasi il +330% fino a dicembre 2018.

Il 2019 è stato invece un anno turbolento e complessivamente negativo che ha condotto alla perdita di quasi sette punti percentuali. I primi mesi del 2020 sembravano destinata alla ripresa del trend di crescita, in scia all’ultimo trimestre del 2019, ma la crisi sanitaria di Covid19 ha negato le speranza di un recupero ed ha proseguito la tendenza a ribasso.

Tra il 24 gennaio e il 23 marzo 2020 l’azione ha perso il 43,47% circa segnando il minimo del trend negativo a quota 27,31$. Da quella zona di prezzo è poi iniziato il rally che ha permesso il recupero quasi totale dei livelli precedenti alla pandemia. Nel mese di luglio, a pochi punti dal raggiungimento dell’area di fine gennaio 2020 è partito infine un ritracciamento profondo che è terminato il 30 ottobre.

Il pullback che è seguito ha permesso il recupero della trendline positiva di medio termine e l’allungo della seduta di ieri ha riportato in corsa il titolo grazie alle notizie sull’efficacia del vaccino.

Lo scenario operativo di breve periodo

Il core business aziendale ha messo fortemente sotto pressione l’andamento dall’avvio della crisi sanitaria di Covid19. Ogni notizia sui successi o i problemi delle fasi sperimentali e dei test è stata fonte di grande volatilità per la tendenza.

Il contesto tecnico di breve termine appare incerto in un quadro tecnico di medio periodo positivo, ma in uno scenario di lungo ancora negativo. Il titolo si trova al test della trendline dinamica e della resistenza statica a quota 40$. La forte accelerazione in apertura di ieri con gap up, seguita da un riassorbimento durante la sessione, potrebbe portare a delle prese di beneficio nella giornata odierna e a grande volatilità nelle prossime settimane. L’evoluzione della tendenza è comunque strettamente legata all’andamento delle notizie e ai risultati medici comunicati dall’azienda.

Si può dire che il prezzo è ampiamente sopra la EMA(21) e la SMA(200), la media mobile semplice a 200 periodi, che evidenzia il movimento di base. L’indicatore Supertrend è positivo e la quotazione, dopo il balzo di ieri, si trova ampiamente sopra la trendline dinamica di medio termine. L’RSI(14) è neutrale mentre la volatilità, rappresentata dall’ATR(14) è in ripresa rispetto alla media da metà ottobre.

Un posizione a rialzo sarebbe plausibile alla rottura della resistenza a quota 40$ con un entry in zona 40,40$. Uno Stop Loss si potrebbe posizionare in area 38,90$. Il Primo Target si potrebbe collocare a 41,20$ mentre il Secondo Target a quota 42,40$.

Una posizione short sarebbe plausibile alla violazione a ribasso della trendline di medio periodo e del supporto in area 36,60$ con un entry a quota 35,95$ sotto il minimo della barra del 6 novembre 2020. Uno Stop Loss si potrebbe collocare in zona 37,40$. Il Primo Target si potrebbe inserire a 34,90$ mentre il Secondo Target in area 33,90$.
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