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Petrolio ai minimi da oltre due anni, trend ribassista sempre più solido

lunedì 6 ottobre 2014, di Nicola D’Antuono

Il rialzo spettacolare del dollaro americano avvenuto nelle ultime settimane, sulle aspettative di rialzo anticipato dei tassi di interesse negli Stati Uniti in virtù del costante miglioramento della prima economia mondiale, sta generando reazioni violente anche sul correlato mercato delle commodity, che da qualche tempo si muovono al ribasso con grande decisione. D’altronde tra il biglietto verde e le materie prime esiste una storica correlazione inversa, che in questa fase di mercato si sta accentuando in modo sempre più evidente. Tra le commodity più in difficoltà c’è il petrolio, nonostante le forti tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente.

Il future sul petrolio Brent, ormai diventato il riferimento per circa due terzi degli scambi globali di greggio, ha chiuso la seduta di venerdì con una flessione del 2% circa a 92,31$ al barile. I prezzi sono scesi nell’intraday fin sotto 91,5$ al barile, il minimo più basso da luglio 2012. Ciò che è balzato subito agli occhi degli esperti è la forte pressione in vendita non solo sul greggio spot ma anche sulle scadenze più lontane dei contratti future. Gli scambi maggiori sono avvenuti chiaramente sulla scadenza più imminente, ovvero novembre 2014, che evidenzia sempre più un marcato bear market. Dai top di 115,7$ del 19 giugno scorso è avvenuto un calo del 26%.

Non se la passa meglio il petrolio Wti, ovvero la qualità West Texas Intermediate che al Nymex ha mostrato una chiusura negativa dell’1,4% a 89,74$ al barile. Qui siamo su un supporto chiave di medio-lungo periodo che, se perforato con decisione al ribasso, dovrebbe spingere i prezzi fino a 85,5$ prima e 84$ poi. In forte aumento c’è la liquidità degli scambi, che sul future Brent dicembre 2017 sono quadruplicati rispetto alla media. Molti hedge funds si stanno posizionando short in vista di nuovi vistosi cali, ma sembra anche che alcuni produttori di greggio si stiano coprendo dalle ormai probabili nuove cadute del prezzo.

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