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Pensioni: scatta la stretta Fornero. Ecco tutte le novità
mercoledì 2 gennaio 2013, di
Scatta la stretta sulle pensioni prevista dalla riforma Fornero del 2011 e per la prima volta i requisiti pensionistici saranno adeguati alla crescita relativa alle speranze di vita. Aumenti significativi che aumenteranno ancora e gradualmente con il tempo; ecco tutte le novità.
Pensione di vecchiaia per gli uomini
La pensione di vecchiaia si otterrà quando si raggiungerà un requisito minimo di età e almeno 20 anni di contribuzione. Per gli uomini si potrà accedere a questa forma di pensione a partire dai 65 anni, indipendentemente dal settore di attività.
Pensione di vecchiaia per le donne
Per le donne invece, il discorso cambia e si diversifica in funzione del settore lavorativo. Sono previste ora delle soglie teoriche che cresceranno gradualmente nel tempo; queste sono:
- 62 anni per le dipendenti del settore privato e 63 e 6 mesi per le autonome nel 2013,
- 63 anni e 6 mesi dal 2014 per le dipendenti del settore privato e 64 e 6 mesi per le autonome,
- 65 anni dal 2016 per il settore privato e 65 e 6 mesi per le autonome,
- 66 anni, che rimarrà fisso, dal 2018 per entrambe.
Quindi in relazione alle speranze di vita, i requisiti per il 2013 saranno i seguenti:
- 62 anni e 3 mesi per le dipendenti del settore privato,
- 63 ani e 9 mesi per le autonome,
- 66 anni e 3 mesi per gli uomini.
Tutto questo per effetto del Decreto Ministeriale del 6 Dicembre 2011, che ha aumentato di 3 mesi i requisiti di accesso alla pensione.
Niente più pensione di anzianità
Per gli uomini la vera stangata è rappresentata dall’abolizione della pensione di anzianità, abolita dalla riforma Fornero e ora sostituita dalla pensione anticipata. Precedentemente alla riforma Fornero, infatti, con la legge 247/2007, era possibile accedere alla pensione di anzianità dopo il raggiungimento di un certo periodo minimo di anzianità contributiva con il raggiungimento della quota 97; ora invece questo sistema non esisterà più. Infatti se per la pensione di vecchiaia basteranno nel 2013, 66 anni e 3 mesi, per la pensione anticipata ci vorranno 42 anni e 5 mesi di contributi, ovvero si potrà andare in pensione prima dell’età di anzianità prevista solo se si supera un periodo minimo di contributi versati e con delle penalizzazioni per chi opta per il pensionamento anticipato in età considerata "giovane".
La pensione complementare
Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, parlando ai microfoni di di "Start" su RadioRai1, ha commentato la novità pensionistica, dichiarando, "L’età pensionabile è agganciata all’aspettativa di vita perché per fortuna si vive di più, quindi si lavorerà di più e si percepirà una pensione per più tempo" e ha aggiunto, "La riforma è cominciata vent’anni fa con Amato, poi con Dini e tutti i governi che si sono susseguiti. Di fatto la riforma Monti-Fornero, chiude un ciclo di transizione molto lungo" e infine ha sottolineato la necessità e l’importanza della pensione complementare, affermando, "Serve la "seconda gamba" della pensione complementare, che in Europa è molto diffusa ma che in Italia stenta ancora a decollare. Su questo tutti (Inps, assicurazioni e banche) devono lavorare".