Pensioni, modello RED 2016 in scadenza: conseguenze della mancata presentazione

Pensioni ultime novità: oggi 31 marzo 2016 è in scadenza il modello RED 2016, quali sono le conseguenze sulle pensioni future?
La scadenza del modello RED 2016 di oggi è molto importante e può determinare importanti conseguenze sui reddito futuro dei pensionati.
Di conseguenza, si invitano i lettori interessati a prestare la massima attenzione in ordine alle seguenti istruzioni sul modello RED 2016 e sugli effetti che la sua corretta presentazione produce sulle pensioni future.

Ecco cos’è il modello RED, qual è la sua scadenza e quali conseguenze vengono prodotte sui pensionati che non lo presentano.

Modello RED 2016: la scadenza è oggi 31 marzo 2016

Il modello RED 2016 è in scadenza oggi 31 marzo 2016: i pensionati italiani hanno ancora poche ore a disposizione per inviare il modello RED.
La scadenza del modello RED 2016 di oggi riguarda i pensionati italiani, titolari di prestazioni collegate al reddito.

Oggi 31 marzo 2016, infatti, scade il termine per l’invio del modello Red 2016 con cui sarà possibile confermare il proprio diritto a ricevere, a titolo di esempio, le seguenti prestazioni:

• l’integrazione al minimo;
• le maggiorazioni sociali;
• gli assegni sociali;
• i trattamenti d’invalidità civile;
• pensioni ai superstiti (indirette o di reversibilità).

Si tratta, quindi, di prestazioni che possono essere erogate esclusivamente se il pensionato è titolare di un reddito inferiore ad un determinato ammontare.
Proprio per questo l’Inps richiede ogni anno ai pensionati beneficiari la verifica dei propri redditi e, qualora previsto anche del coniuge o dei componenti del nucleo familiare, accertandone e rinnovando così il diritto a ricevere l’integrazione delle pensioni.

Modello RED 2016: conseguenze sulle pensioni del prossimo anno

Perché la scadenza della presentazione del modello RED 2016 di oggi 31 marzo 2016 è importantissima per i pensionati?
La scadenza del modello RED 2016 di oggi è fondamentale poiché la mancata presentazione comporta la perdita del diritto a ricevere l’integrazione delle pensioni a partire dal 2017.
A questo proposito, la circolare INPS numero 195/2015 prevede la sospensione di tutte le prestazioni collegate al reddito.

Tale circostanza assume particolare rilievo quest’anno poiché per la prima volta l’INPS (nell’ambito dell’operazione di spending review) non ha inviato la classica comunicazione cartacea ai pensionati.

Scadenza modello RED 2016: soggetti obbligati

La scadenza del modello RED 2016 di oggi 31 marzo 2016 riguarda i seguenti soggetti obbligati:

• pensionati che non comunicano integralmente al Fisco la situazione reddituale, perché hanno redditi influenti sulle prestazioni come quelli assoggettati ad imposta sostitutiva;
• pensionati che devono dichiarare redditi in modo difforme da quanto effettuato ai fini fiscali;
• pensionati esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma che possiedono redditi ulteriori a quelli da pensione, ancorché abbiano rilevanza fiscale come ad esempio i redditi di capitali derivanti da interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e altri titoli di Stato.

La scadenza del modello RED 2016 non riguarda i seguenti soggetti esclusi:

“i pensionati residenti in Italia che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate, tramite il modello 730 o Modello Unico, integralmente tutti i redditi (propri e, ove previsto, dei familiari) che rilevano sulle prestazioni collegate al reddito in godimento”

Modello RED 2016: presentazione tardiva

Nel caso in cui i pensionati interessati non presentassero il modello RED 2016 entro oggi 31 marzo 2016 è prevista la possibilità di ravvedersi entro 60 giorni a partire da domani.
In caso di mancata presentazione del modello RED 2016 entro i 60 giorni successivi alla scadenza si perderà definitivamente la possibilità di ravvedere l’omessa presentazione del modello medesimo.

Modello RED 2016: come si presenta?

Il modello RED 2016 può essere presentato:

• direttamente dai titolari di reddito da pensione attraverso l’apposita procedura online disponibile sul sito www.inps.it;
• tramite il supporto di un intermediario abilitato (commercialista o CAF);
• tramite le strutture territoriali INPS;
• tramite contact center INPS al numero 803164.