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Pensione precoci, i contributi che valgono di più per la pensione anticipata
martedì 8 marzo 2016, di
Uno degli argomenti di maggiore attualità è quello delle pensioni dei precoci.
I lavoratori precoci, infatti, da mesi stanno chiedendo al Governo l’approvazione della quota 41, una proposta di riforma delle pensioni che consentirebbe a chi ha iniziato a lavorare in giovane età di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica.
Se il Governo non approvasse tale proposta, infatti, i lavoratori precoci si troverebbero penalizzati perché nonostante i tanti anni di versamento di contributi alle spalle sarebbero costretti all’uscita dal mondo del lavoro secondo le regole fissate dalla riforma Fornero.
In attesa di sapere quale sarà il destino della Quota 41, tuttavia, esiste un adempimento che consente ai lavoratori precoci di andare in pensione anticipata con un anno di anticipo.
Pensione precoci: i contributi che valgono di più secondo la Legge Dini
I lavoratori precoci sono quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età, spesso prima di compiere la maggiore età.
Secondo la Legge n° 335 del 1995 i contributi versati prima del compimento della maggiore età avrebbero un valore diverso.
L’aumento del valore di tali contributi è valido solamente al fine del raggiungimento dei requisiti per andare in pensione ma non determina, di converso, un aumento dell’assegno pensionistico.
Per quanto riguarda il valore di tali contributi, la Legge Dini attribuisce ai contributi versati prima dei 18 anni un valore di 1,5 volte il normale.
Nella pratica, dunque, essendo richiesti ad oggi almeno 42 anni e 10 mesi di contributi versati per andare in pensione anticipata, se il lavoratore in questione ha versato due anni di contributi prima del compimento dei 18 anni potrà uscire dal mondo del lavoro con 41 anni e 10 mesi di contributi.
Pensione precoci, per chi vale la legge Dini?
La legge Dini, che consente di anticipare l’uscita dal lavoro ai precoci ossia a quei lavoratori che abbiano iniziato a versare contributi prima del compimento della maggiore età, non può essere richiesta da tutti.
In particolare la legge Dini ha stabilito che questa possibilità è concessa solo ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, data di entrata in vigore della Legge stessa. I lavoratori precoci che a quella data avevano invece già altri contributi versati, non possono usufruire invece dello sconto e devono portare a termine il periodo di contributi necessario ossia devono raggiungere 42 anni e 10 mesi di contributi versati gli uomini (41 anni e 10 mesi le donne) per accedere alla pensione anticipata.