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Palcohol: il primo alcolico in polvere

martedì 22 aprile 2014, di Paola D’Andrea

Gli Stati Uniti ci stupiscono ancora: è in arrivo l’alcol in polvere!!! Potremo gustare il nostro cocktail preferito utilizzato una semplice bustina, - contenente trenta grammi circa di alcol in polvere - che potrà essere diluita in acqua o succo di frutta.

Il Palcohol, questo è il suo nome, - gioco di parole, di dubbia genialità, tra ‘pal’, amico e alcol - sarà in commercio in autunno, si attende però il via libera Us Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau.
Mark Phillips è l’ideatore dell’alcol in bustina, che sarà disponibile anche online. Il desiderio di questo giovane sportivo era quello di creare una bevanda facile da trasportare – eliminando così le fastidiose e ingombranti bottiglie - e veloce da preparare.
Così dopo anni di ricerca e sperimentazione, Mark e il suo team sono riusciti a creare il Palcohol al gusto di Cosmopolitan, Mojito, Margarita e Lemon Drop.
Le versioni classiche sono, invece, quella a base di vodka, la cosiddetta ‘V’ e quella a base di rhum, la ‘R’, con cui è possibile – con l’aggiunta di acqua o succhi di frutta – dare libero sfogo alla propria fantasia e creare molti altri drink.

Naturalmente le polemiche sono esplose immediatamente. Il timore è che questa nuova veste alcolica possa peggiorare e invogliare, il consumo di alcol tra i giovani.
A preoccupare ulteriormente è stata anche la campagna pubblicitaria della Lipsmark, società produttrice, la quale inizialmente pubblicizzò il prodotto come la soluzione migliore contro l’aumento dei prezzi degli alcolici. Secondo i più, la modalità utilizzata per far conoscere il prodotto è diseducativa. In quanto indurrebbe i giovani a ubriacarsi in modo più veloce ed economico.
Si leggeva infatti sul sito della società:
“Cosa c’è di peggio di andare ad un concerto o ad un evento sportivo e dover pagare 15 o 20 dollari per un cocktail?Prendete Palcohol e potrete gustare un drink per un prezzo molto più basso".

In seguito alle forti critiche la Lipsmark ha sostituito il messaggio pubblicitario decidendo di promuovere il prodotto in maniera più consona. Si raccomanda, infatti, di consumare l’alcol in polvere in modo ‘legale e responsabile’, così come si farebbe con qualsiasi altro alcolico. Inoltre, la società avverte che le bustine non possono essere sniffate!!!!

La repentina retromarcia,secondo quanto racconta la rivista The Verge, arriva dopo che la società americana postò sul proprio sito la possibilità di poter sniffare la polvere alcolica per raggiungere più velocemente lo stato di ebbrezza!!!!

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