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Padoan: 80 euro permanenti con legge di stabilità e nessuna manovra correttiva. Il governo pensa positivo
giovedì 17 luglio 2014, di
Il Ministro Padoan assicura che con la legge di stabilità 2015 il bonus Irpef di 80 euro sarà permanente e non sarà necessaria alcuna manovra correttiva. Nonostante il nuovo record toccato dal debito pubblico e le raccomandazioni europee per il mantenimento degli impegni di bilancio, il governo continua a lanciare messaggi di ottimismo. Le opposizioni però non sono così fiduciose nel miracolo italiano e chiedono maggiori spiegazioni al Ministro Padoan; Brunetta scrive un editoriale con 10 domande per il numero uno del ministero dell’economia: "Il presidente del Consiglio ha più volte escluso l’ipotesi di una manovra correttiva. Alla luce dei dati forniti, ci può il ministro indicare come avverrà il miracolo?".
80 euro
Una delle prima mosse del governo Renzi è stata l’introduzione del bonus Irpef di 80 euro e il taglio del cuneo fiscale. Apprezzato e criticato il bonus di 80 euro sarà - così assicura Padoan - permanente grazie alla legge di stabilità 2015. Una buona mossa per zittire chi ha accusato l’esecutivo di aver giocato il jolly del bonus di 80 euro in vista delle elezioni europee, vero banco di prova per il premier non eletto dai cittadini.
Informativa sul rispetto dei vincoli
Il Ministro Padoan ha parlato questa mattina alla Camera riguardo l’informativa urgente sul rispetto dei vincoli dopo le raccomandazioni agli Stati membri dell’Unione europea approvate l’8 luglio 2014 dal Consiglio Ecofin.
"Nelle sue raccomandazioni l’Ue - spiega il Ministro - conferma che restiamo con un rapporto deficit/Pil sotto il 3% e ci invita a monitorare il disavanzo strutturale, alleggerendo il carico fiscale e spostando la tassazione sulle rendite, intensificando la lotta all’evasione".
Inoltre sottolinea Padoan sarà importante "migliorare la gestione dei fondi comunitari, potenziando l’efficacia delle misure anticorruzione e l’efficienza della giustizia civile. Per la crescita non esistono scorciatoie e l’Italia in Europa e il Governo per il Paese indicano 3 pilastri: più apertura di mercato, riforme strutturali, più investimenti per la crescita". Questa la ricetta vincente indicata dal Ministro Padoan. Ma non tutti sono fiduciosi nella sua riuscita.
Debito e crescita
Il debito pubblico ha raggiunto il nuovo record di 2.166,3 miliardi. All’ultimo bollettino di Bankitalia si aggiungono poi altri dati poco rassicuranti: la crescita che, lontana dallo 0,8% previsto dal governo, viaggia intorno allo 0,2% e il rapporto debito-pil che rischia di superare il 135%, rilevandosi anch’esso peggiore delle attese. Per questo motivo nei giorni scorsi la stampa aveva profilato la possibilità di una manovra correttiva entro l’autunno. Possibilità subito seccamente smentita da palazzo Chigi e, questa mattina, anche dal Ministro dell’Economia.
Ma dalle colonne del Giornale, Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati pone al ministro 10 domande alle quali dovrà rispondere in Parlamento. L’ultima recita: "Il presidente del Consiglio ha più volte escluso l’ipotesi di una manovra correttiva. Alla luce dei dati forniti, ci può il ministro indicare come avverrà il miracolo?".