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Nuove attività: è corsa ad aprire partita nel 2014
domenica 14 dicembre 2014, di
Come è possibile incentivare la nascita di nuove attività economiche o professionali quando il regime fiscale di chi si appresta ad avviare un’attività perde tutto il suo appeal? Questo è il rischio che il Governo sta correndo con le modifiche apportate al regime dei minimi, che dal 2015 diventerà regime forfettario.
In questi giorni associazioni di categoria Commercialisti e consulenti fiscali sono alle prese con le domande che stanno arrivando da chi intende avviare a breve una nuova attività, e le risposte nella maggior parte dei casi coincidono sempre: avviare l’attività nel 2014 è sicuramente più conveniente, per restare nel regime dei minimi, fiscalmente meno oneroso rispetto al nuovo regime forfettario, che sarà in vigore nel 2015.
Il rischio è quello di un vero e proprio flop per il nuovo regime forfettario. Avviare un’attività od uscire dalla tassazione ordinaria per entrare in quella forfettizzata si potrebbe rivelare una scelta perdente per moltissime partite Iva. Il motivo principale è l’aggravio del carico fiscale. La semplificazione degli adempimenti verrà comunque azzerata dalla tassazione applicata, imposta sostitutiva del 15%, in luogo di quella del 5% applicata attualmente, e forfettizzazione dei costi attraverso coefficienti di redditività. In pratica, il sostenimento dei costi non sarà più preso in considerazione per la determinazione del reddito imponibile. Un professionista che nell’anno sostiene costi per l’acquisto di apparecchiature informatiche, non potrà più dedurre quel costo dal proprio reddito professionale, che sarà ridotto solo di una percentuale standard, uguale per tutti.
Questo metodo di determinazione del reddito, nella maggior parte dei casi porterebbe a un aumento delle imposte rispetto all’attuale regime dei minimi. Secondo gli studi condotti dal Cna il nuovo regime forfettario sarà più vantaggioso soltanto per le industrie di alimenti e bevande con ricavi pari a 35mila euro. Un po’ poco per una riforma che dovrebbe incentivare l’apertura di nuove partite Iva per attività commerciali e professionali.
L’unica strada per tornare a semplificare e ridurre il livello di tassazione sembra essere quella di rivedere verso l’alto le soglie di accesso al regime e rivedere al ribasso l’aliquota del 15%. Basti pensare che oggi molti contribuenti, come ad esempio i professionisti che oggi appartengono al regime dei minimi saranno esclusi dal regime forfettario, applicabile solo per redditi fino a 15mila euro.
Spazi di modifica ormai non ce sono, la Legge di Stabilità sarà approvata definitivamente tra qualche giorno, e per questo motivo diventa fondamentale muoversi per tempo e contattare il proprio commercialista di fiducia per aprire partita Iva in tempo per adottare prima di fine anno il più conveniente regime dei minimi.