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New York: annullata la maratona. Un giro d’affari da 350 milioni di dollari
martedì 6 novembre 2012, di
Sandy, l’uragano che ha flagellato la costa est del continente americano, ha avuto la meglio: la maratona di New York è stata annullata. Una bella doccia fredda per i partecipanti, specie dopo le rassicurazioni del sindaco Bloomberg di martedì. La notizia è infatti stata comunicata venerdì sera a sole 36 ore dal via.
Il primo cittadino della grande mela a affermato:
“Abbiamo deciso di annullare l’evento quando ci siamo resi conto che la maratona, invece di un collante utile a far ripartire New York dopo il disastro dell’uragano Sandy, sarebbe risultata motivo di grande divisione e polemiche. La nostra gara ha sempre esaltato lo spirito nazionalistico americano, come nel 2001 quando venne disputata soltanto due mesi dopo la tragedia dell’11 Settembre. Ma, quando abbiamo capito che far disputare una gara con 47.000 persone in festa davanti le case di chi sta ancora patendo le conseguenze di Sandy sarebbe stata causa di forti contrasti, abbiamo deciso di arrenderci. Le polemiche sono l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno”
Un’affermazione responsabile, senza dubbio, ma che non consola le migliaia di partecipanti, giunti da tutto il mondo per l’evento: non solo non verranno rimborsati in alcun modo, ma non godranno nemmeno di agevolazioni per partecipare alla maratona dell’anno prossimo.
Una vera beffa.
La maratona: i retroscena politici.
Il fatto che la vicenda si consumi all’ombra delle imminenti elezioni americane, getta il sospetto che la scelta di Bloomberg sia stata dettata più da ragioni di immagine che dal buon senso. Il New York Post, criticando aspramente l’iniziale propensione del Sindaco a lasciar disputare l’evento sportivo, aveva titolato: “Abuso di potere”.
Anche molti dei partecipanti avevano espresso qualche perplessità sull’opportunità di disputare ugualmente la maratona in una città ridotta in ginocchio.
Se si pensa che alcune zone erano ancora prive di corrente elettrica quando due mega-generatori, in grado di illuminare centinaia di appartamenti, sono stati destinati alla sala stampa internazionale allestita per l’evento sportivo, ci si rende conto del ritorno di immagine non proprio positivo di cui avrebbe goduto il sindaco.
È difficile credere che questi fattori non fossero stati valutati già da martedì; viene da pensare che l’annuncio sia stato così tardivo per non rinunciare all’enorme indotto economico generato dall’afflusso di persone che ogni anno invadono New York in occasione della maratona.
Il sospetto
La maratona, che si snoda lungo 42 chilometri di strade newyorkesi dal 1970, avrebbe contato quest’anno 47.000 partecipanti, a cui vanno sommati i numerosi amici e familiari di accompagnamento. Il giro d’affari alimentato dall’evento si aggira intorno ai 350 milioni di dollari ed investe l’intero comparto turistico della città.
Inutile sottolineare che se l’annuncio fosse stato dato per tempo, molti non si sarebbero recati nella metropoli flagellata dell’uragano; sarebbe significato biglietti aerei annullati, prenotazioni alberghiere disdette e ristoranti e fast food orfani della marea di avventori che li sommerge annualmente.
Con un ammontare di 18 miliardi di dollari di danni causati da Sandy in tutto lo stato, l’introito generato dai visitatori può quantomeno considerarsi una bella fortuna per New York.
Polemiche e Reazioni inaspettate.
Inutile dire che c’è chi ha gridato alla truffa bella e buona. Altri si sono limitati ad esprimere il proprio disappunto e la propria delusione.
Particolarmente sconsolato il commento del campione italiano Stefano Baldini, che partecipava per beneficenza; pur riconoscendo la gravità della situazione, il campione olimpico ha affermato che le autorità dovevano esserne a conoscenza già da martedì, aver fatto muovere trentamila persone da tutto il mondo per poi annullare l’evento è stato un vero peccato.
Alcuni non si sono rassegnati alla cancellazione della corsa e hanno comunque disputato la loro personale maratona, percorrendo ripetutamente il perimetro del Central Park sino ad aver coperto i 42 chilometri previsti.
Altri ancora hanno cercato di volgere in positivo la disavventura dei maratoneti. Particolarmente originale l’iniziativa di Luigi Chiabrera, Gran patron della maratona di Torino (che si terrà il 18 Novembre); in un messaggio, nel quale tra l’altro esprimeva il proprio cordoglio per la tragedia generata da Sandy, ha invitato a guardare avanti, anzi verso l’Italia, per la precisione proprio a Torino, dove saranno i benvenuti tutti i delusi di New York: a loro l’iscrizione sarà garantita alla tariffa base, soli 50 euro.
Abile mossa pubblicitaria, provocazione o opportunismo che sia, il comunicato del Gran Patron ha di sicuro stupito tutti.
