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Napolitano a Berlusconi: la legislatura avrà una scadenza naturale

martedì 30 ottobre 2012, di Michael Stagnitto

Napolitano puntualizza sulla stabilità e sul perseguimento delle scadenze prestabilite del governo Monti. L’intervento è stato del tutto giustificato dalle minacce dell’ex-premier Berlusconi di togliere la fiducia all’attuale governo, diffuse nella giornata di ieri.

"La legislatura avrà una scadenza naturale", queste le parole del Presidente durante l’anniversario dei 150 anni della Corte dei conti, che ha aggiunto: "c’è materia assai rilevante per l’impegno del Governo e del Parlamento per il perseguimento di una scadenza naturale".

Il pareggio di bilancio non è ancora stato compreso a fondo

Il Presidente pone rilievo sull’articolo 81 della Costituzione, sul pareggio di bilancio, e sulle effettive potenzialità della scelta fatta attraverso la creazione dell’articolo.
Il pareggio di bilancio è un fondamentale passo verso il cambiamento e la stabilità, del quale "non si è ancora ben apprezzata l’importanza e le sue implicazioni in materia di controllo della finanza pubblica e quindi del ruolo della corte dei conti".

C’è necessità di riformare la legge elettorale

Riformare la legge elettorale è un altro punto preso in considerazione dall’esternazione del presidente.

Non si può ritardare su una questione di rilievo come quella della legge elettorale che dovrà vedere attuazione in una nuova legge nel 2013. Napolitano pone, inoltre, particolare rilievo alla condotta delle forze politiche, che devono dimostrare "un’ampia e operosa assunzione di responsabilità" fino al termine della legislatura.

Maggiori poteri di controllo alla Corte dei Conti

Durante l’anniversario dei 150 anni della Corte dei Conti il Presidente esprime l’elevata importanza dell’organo istituzionale, al quale sarebbe bene aumentare il campo discrezionale per attuare un controllo ancora maggiore, rispetto a quello già affidatagli dagli articoli 100 e 103 della Costituzione italiana.

Il Presidente sollecita la "piena sostenibilità costituzionale dell’estensione dei controlli della Corte a tutte le sfere nelle quali ci si avvalga con continuità e ordinarietà delle risorse finanziarie pubbliche".

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