Moody’s: nessun rimbalzo per Pil eurozona, +0,9% nel 2015, +1,3% nel 2016

(Radiocor) - In generale, il lento progresso registrato sul terreno delle riforme economiche, i residui alti livelli di debito aziendale rispetto al Pil in certi paesi come Francia e Spagna e l’incertezza sugli sviluppi geopolitici in Ucraina sulle prospettive di crescita in Cina continueranno a pesare sugli investimenti nell’eurozona. "In questo ambiente - si legge nel rapporto - le aziende ritarderanno anche i piani di assunzioni e/o continueranno a ridurre la forza lavoro". NEl breve termine, Moody’s si attende dunque "ulteriori aumenti del atsso di disoccupazione nei paesi piu’ debnoli dell’eurozona, il che raffreddera’ le spese per i consumi e prolunghera’ una situazione di crescita molto bassa". A sua volta, questa domanda debole da questi due grandi mercati avra’ un impatto negativo sulle esportazioni e di conseguenza sugli investimenti in Germania, nonostante bassi livelli di debiti aziendali, alti profitti e tassi di disoccupazione sui minimi storici. "La debole domanda proveniente dal resto dell’eurozona - conclude Moody’s - pesera’ sulla ripresa anche negli altri paesi periferici dell’eurozona dove la crescita del pil sino ad ora e’ stata guidata soprattutto dalle esportazioni".