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Monumenti di Napoli in rovina: si chiede un restauro per la Fontana del Gigante
mercoledì 29 novembre 2017, di
L’ultima notizia di abbandono davvero seria riguarda la Fontana del Gigante, ripresa in tanti film tanto e considerata, oltre che un monumento con una sua storia, anche un simbolo della città.
Si trova proprio nella curva tra via Partenope e via Nazario Sauro, a poca distanza dal Castel dell’Ovo ed è conosciuta anche come "Fontana dell’Immacolatella". Di certo è la più nota delle fontane monumentali di Napoli, la sua costruzione è dagli storici documentata all’inizio del XVII secolo ed è strettamente connessa a quella del palazzo reale, del 1600 circa. Nel progetto di Domenico Fontana doveva essere allineata in perpendicolare rispetto alla facciata del palazzo e allo spigolo verso il mare. In pratica l’opera doveva assumere una funzione scenografica di chiusura della piazza verso il mare segnando il confine del palazzo. Per questa impresa furono chiamati Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini che la realizzarono su commissione del duca d’Alba, don Antonio Alvarez di Toledo.
Ha avuto diverse collocazioni, da cui derivarono le diverse denominazioni, dapprima nei pressi del Palazzo Reale (dove si trovava la statua del Gigante rinvenuta a Cuma), poi, dal 1815, al molo, di fronte alla costruzione detta dell’Immacolatella. Spostata in seguito al Carmine, e poi nei giardinetti di via S. Pasquale a Chiaia, la fontana trovò la collocazione definitiva nel 1905, quando il Comune decise di spostarla a S. Lucia nello slargo antistante l’hotel Excelsior dove è attualmente. La fontana poggia su un basamento poco elevato e la parte inferiore è delimitata da una vasca mistilinea sulla quale sono poste alcune piccole figure di aquile e stemmi.
Il prospetto è caratterizzato da tre archi a tutto sesto che poggiano su pilastri a loro volta racchiusi da quattro colonne. Il fornice centrale è più alto ed ampio rispetto a quelli laterali e presenta all’interno una vasca circolare il cui basamento è arricchito da due animali marini. Nei due archi minori, invece, si levano due statue, immagini di divinità marine, attribuite a Pietro Bernini ognuna delle quali regge un mostro marino dalla cui bocca da documenti sappiamo che scaturiva l’acqua. Alle estremità del monumento ci sono due cariatidi con cornucopie, forse opera del Naccherino. A coronamento della fontana ci sono tre stemmi: quello centrale del re e ai lati quelli della città e del viceré.
La nota artistica presentata ne mette in evidenza l’importanza e viva è l’attesa che al prossimo consiglio comunale il consigliere Vincenzo Moretto, Capo Gruppo di Prima Napoli, possa presentare il suo Question Time ed evidenziare l’attuale situazione in cui si trovano anche altri monumenti Storici della città per l’assenza di manutenzione.
La sua presentazione sarà mirata a chiedere un restauro urgente per questo monumento. Ecco come ha presentato in un comunicato la situazione odierna:
…Bellissimo monumento del seicento realizzato da Pietro Bernini e Michelangelo Naccherino, sulla cui sommità è cresciuto un alberello che fa bella mostra di se ai turisti ed ai cittadini che si fermano a guardare e a fotografare il complesso storico monumentale.
La rigogliosa vegetazione, che cresce sui nostri monumenti, rappresenta una concreta minaccia visto che le sottili radici, che vi si infiltrano,favoriscono la penetrazione di acqua piovana all’interno che ne mina l’integrità,già fortemente compromessa dall’inquinamento atmosferico.
E’ mai possibile che ciò che balza subito agli occhi dei cittadini e dei numerosi turisti, non venga visto da coloro che in questa città rappresentano le Istituzioni, l’ordine e la legalità? Quali iniziative sta programmando l’Amministrazione per procedere ad una urgente manutenzione dei monumenti storici visto che l’attuale stato di cose offende gli amanti dell’arte ed offende la storia di questa città.
Sarebbe opportuno, conclude Moretto, che venga adottato un piano concreto e sinergico che garantisca la conservazione dei monumenti, in quanto appare evidente che la responsabilità della loro incuria e decadimento ricade sulla Amministrazione che non può demandare ai privati ciò che è di sua competenza.
Come è noto il Question Time non può durare oltre un’ora per ogni consiglio e si spera che si possano avere dichiarazioni d’impegno da parte dell’amministrazione comunale se non per il 5 dicembre almeno per il 18, che sono le date delle convocazioni di due consigli. Sia chiaro. Alta è la tensione in città e il consigliere Moretto ha anche dichiarato:
Spero che quando il Sindaco, al momento della presentazione del bando ’Monumentando’ disse “quando non hai i soldi devi mettere in campo la creatività” non intendesse per creatività far crescere gli alberi sui monumenti storici.
Nella città di Napoli i monumenti storici come statue, palazzi, obelischi, fontane, ponti sono non solo documenti storici ma rappresentano con varie gradualità la simbologia della città. Simbologia che alimenta quella tensione culturale mondiale per l’insieme del patrimonio artistico e storico italiano che, attenzione, comprende l’80% dell’intero Patrimonio Storico Europeo.
Napoli è un museo a cielo aperto e ha bisogno di una manutenzione continua per offrire delle immagini dalle quali si possa cogliere quell’aspetto originario che basti guardare, attentamente certo, quello che si trova intorno per capire come sia diventata importante la città nel tempo. Senza queste attenzioni è difficile rilanciare il turismo e il luogo del quale stiamo parlando è proprio nel centro della città.
Quindi, poiché l’incuria e l’inquinamento stanno rendendo i monumenti del tutto irriconoscibili, è prezioso l’attivismo del consigliere Moretto. La cura del patrimonio storico ed artistico di Napoli al momento appare davvero inesistente. Si ricorda che l’amministrazione comunale con il progetto “Monumentando” ha programmato la manutenzione di ventisette monumenti tra fontane, obelischi, statue e ponti della città, mediante il coinvolgimento di privati. Invece, purtroppo, su di essi si nota la presenza di erbacce selvatiche e sono diventati ricettacoli di rifiuti di vario genere, imbrattati di urine e ricoperti, persino, di deiezioni di animali e umane.
Monumentando è stato un contratto di sponsorizzazione in linea con la normativa nazionale e con il regolamento approvato dal Consiglio comunale nel giugno del 2012. Si tratta di una sponsorizzazione tecnica, distinta da quella normale in quanto l’azienda che vince il bando deve progettare il restauro e non solo appaltare i lavori per la sua esecuzione. La gara - tramite bando - è stata aggiudicata in via definitiva nel gennaio del 2014 e la stipula del contratto è avvenuta nell’agosto dello stesso anno.
27 sono i monumenti che grazie alla sponsorizzazione debbono essere restituiti alla città dalla società che si è aggiudicata la gara e che si è impegnata a tenere la manutenzione dei monumenti restaurati per i 12 anni successivi. Fino ad oggi, 6 monumenti sono stati restaurati e per 4 sono aperti i cantieri.
La Commissione Trasparenza del comune di Napoli, presieduta da Federico Arienzo, ha esaminato il progetto di restauro nella seduta del 6 dicembre 2016 sui rilievi dell’Autorità Anticorruzione che aveva notato che erano state fatte gare con un unico partecipante e con un forte ribasso, almeno come i media avevano pubblicato, e si trattava di una ditta che si era occupata della vendita di spazi pubblicitari e quindi non esperta di restauri.
In questa commissione l’assessore al diritto alla città, ai beni comuni e all’urbanistica e che ha la delega per lo “spazio pubblico urbano”, Carmine Piscopo, aveva dichiarato-:
...sempre più spesso i Comuni fanno ricorso ai contratti di sponsorizzazione per rispondere al dovere di salvaguardia dei propri monumenti, soprattutto in epoca di forti tagli alle risorse per la cultura.
Oggi c’è una situazione di forte debito e di crisi finanziaria e l’utilizzo ad esempio delle strutture dei cantieri di restauro per esporre pubblicità potrebbe portare ritorni economici nelle casse del comune di Napoli. Vedremo l’assessore Piscopo cosa risponderà al Question Time del consigliere Moretto.