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Monti: Ripresa dentro di noi, non nei numeri. Confindustria frena: Autunno bollente

mercoledì 5 settembre 2012, di Daniele Sforza

Mario Monti esprime tutto il suo ottimismo sulla ripresa economica italiana ("E’ dentro di noi", dice), ma Confindustria, per voce del suo presidente Giorgio Squinzi, frena: "Si preannuncia un autunno bollente".

"Siamo rispettati"

Intervistato dal direttore di Tg Norba 24, Enzo Magistà, che andrà in onda alle 15, alle 20.15 e alle 23, Mario Monti parla di passato, presente e futuro del nostro Paese, soffermandosi su temi quali crisi, ripresa e stato di salute delle aziende.
Rischiavamo di finire come la Grecia, "un Paese che tutti amiamo e dal quale abbiamo tutti preso tanto culturalmente e storicamente", ha affermato il premier. "Quest’anno, però, questa prospettiva è decisamente allontanata e siamo tra i Paesi che decidono insieme in Europa come risolvere il problema greco. Siamo reinseriti in un circuito di decisioni, siamo rispettati".

"La ripresa è dentro di noi"

A chi va il merito? Monti risponde chiaramente elogiando l’impegno di tutte le parti chiamate in causa: "C’è stata una presa di coscienza da parte della classe politica e dei cittadini sulla necessità di mettere su una base più sicura l’economia italiana, e togliere alcune deviazioni rispetto alla saldezza di lungo periodo. Questo ha naturalmente comportato dei sacrifici, era inevitabile. Perciò lei ha ragione", afferma rivolgendosi a Magistà "a dire che la ripresa non si vede nei numeri, ma io la invito a constatare che la ripresa è dentro di noi e adesso è alla portata del nostro Paese, e credo anche che arriverà presto".

"Interesse collettivo"

L’impegno da parte di tutti, soprattutto da parte di aziende e sindacati, deve però continuare: "Noi vogliamo richiamare tutti a questo interesse collettivo, pur dopo un anno teso, perché abbiamo dovuto fare cose sgradevoli nell’interesse generale, ogni tanto con qualche polemica; un interesse che adesso richiede un maggiore sforzo delle imprese e dei sindacati. Non cerchiamo patti o altro per sentirci solo moralmente più confortati nell’affrontare una situazione difficile: cerchiamo un dialogo che conduca a risultati concreti, in cui ciascuno non chieda solo allo Stato che cosa lo Stato possa fare per lui, ma chieda a se stesso che cosa possa fare per lo Stato e per l’economia".

La reazione di Confindustria

Messaggi di ottimismo, che però vengono subito frenati dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: "L’autunno è già caldo, direi bollente. Vi sono migliaia di casi di piccole e medie imprese che stanno soffrendo, senza l’attenzione dei media". Quello che manca è una politica industriale, su cui il governo Monti dovrebbe operare, mentre sul fronte consumi la proposta di Squinzi riguarda la "detassazione dei salari". Per ciò che concerne il rilancio delle imprese, invece, il n. 1 di Confindustria suggerisce "una semplificazione normativo-burocratica. Le nostre imprese possono essere speciali, ma senza le condizioni competitive sul mercato globale non andiamo molto lontano".

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