Home > Altro > Archivio > Merkel: Europa affronta la peggiore crisi dal 1945

Merkel: Europa affronta la peggiore crisi dal 1945

lunedì 14 novembre 2011, di Nadia Fusar Poli

MERKEL,CRISI. Il problema del debito nell’area dell’euro è la peggiore crisi dalla seconda guerra mondiale in Europa. I paesi devono orientarsi, passo dopo passo, verso una maggiore integrazione politica, ha detto Lunedi il cancelliere tedesco, Angela Merkel. "Ogni generazione ha la sua sfida politica", ha aggiunto, sottolineando che la generazione del cancelliere Konrad Adenauer, del dopoguerra, aveva costruito l’Europa, mentre quella del tedesco Helmut Kohl l’unità tedesca ed europea. Secondo la Merkel, la generazione attuale è di fronte ad una “storica messa alla prova” e si tratta di "mostrare che l’Europa può giungere ad una svolta", rispetto alla crisi finanziaria.

In un discorso di un’ora davanti a migliaia di delegati del congresso della CDU a Lipsia, il cancelliere non ha presentato nuove idee per risolvere la crisi, ma ha sottolineato che la Germania dovrebbe fare più sacrifici. "La sfida per la nostra generazione è quella di terminare ciò che abbiamo iniziato in Europa, vale a dire raggiungere, passo dopo passo, un’unione politica", ha sottolineato la Merkel, sostenendo che "l’Europa sta attraversando uno delle sue peggiori crisi, forse la peggiore dalla seconda guerra mondiale".

La conferenza di due giorni della CDU (Unione Cristiano-Democratica) dovrebbe concentrarsi su questioni inerenti l’istruzione, ma, in apertura, i dibattiti sono stati dominati dalla crisi del debito sovrano nella zona euro, che non sembra lenirsi, nonostante la nomina di governi tecnici in Italia e in Grecia.

Angela Merkel, al potere dal 2005, ha teoricamente campo libero per le elezioni del 2013, ma sa bene che potrebbe diventare la prossima vittima delle turbolenze dell’euro, se non giocasse a carte scoperte.

"I problemi dell’Irlanda sono quelli della Slovacchia. I problemi greci sono i problemi olandesi, e i problemi spagnoli sono i nostri problemi", ha insistito il cancelliere. "La nostra responsabilità non si ferma alle nostre frontiere". La Merkel ha tuttavia evidenziato che vi sono dei limiti che la Germania non è disposta ad oltrepassare, come la creazione di obbligazioni europee, i famosi eurobond, e di altri rimedi a breve termine che, secondo Berlino, scoraggerebbero i paesi dell’area dell’euro ad adottare politiche fiscali responsabili.

Questa crisi non è scoppiata improvvisamente, non è apparsa “da un giorno all’altro. E ’il risultato di decenni di errori, e non possiamo risolverla con un colpo di bacchetta magica. Un lungo cammino, difficile, ci aspetta ", ha ribadito Angela Merkel.

<ads1>

"L’euro è molto più di una moneta, è il simbolo di mezzo secolo di pace, libertà e benessere sociale", ha detto la Merkel, da undici anni leader della CDU e Cancelliere della Germania dal 2005.

Di fronte al malcontento di alcuni tedeschi, stanchi di politiche di bilancio lassiste di alcuni partner europei, Angela Merkel ha ribadito: "Se l’Europa va male, la Germania va male". "Abbiamo bisogno dell’ Europa perché la Germania vada bene", ha precisato, ricordando in particolare l’importanza dell’Unione europea per il suo commercio estero, poiché il 60% delle esportazioni tedesche é interno all’ UE. "Nove milioni di posti di lavoro sono direttamente dipendenti" da queste esportazioni, ha sottolineato.

La Merkel sta giocando all’equilibrista. Il Cancelliere non avrà vita facile in questo congresso di Leipzig, nel tentativo di convincere i membri del CDU uniti sotto lo slogan (e la bandiera) "Per l’Europa – Per la Germania", della necessità di rafforzare l’integrazione europea.

Le scelte politiche di Angela Merkel nei confronti dell’euro non sono le sole ad alimentare la controversia all’interno della CDU. Dopo la catastrofe di Fukushima a marzo, la Merkel aveva deciso la dismissione del settore nucleare tedesco, presa di posizione che aveva fortemente irritato una parte della formazione.

Nel mese di ottobre, aveva invece sorpreso con una nuovo volta faccia, sostenendo la messa in atto di un salario minimo nazionale, cosa cui si era opposta per anni.

Inoltre, molti militanti del CDU non vedono di buon occhio i piani di salvataggio dei paesi europei in difficoltà, e contestano aspramente la loro capacità di gestione fiscale, che aggraverebbe la pesante situazione del debito. Alcuni addirittura pensano che la creazione dell’euro sia stata un errore e che, ora, converrebbe tornare indietro.

Le due inversioni di rotta fatte quest’anno dalla Merkel, sono il risultato di una deliberata strategia progettata per conciliare il favore di futuri partner e aumentare il potenziale di coalizione nel 2013: con il crollo elettorale del suo alleato, il PLR (Partito Liberale Radicale), il CDU non potrà forse continuerà a governare, se non collaborando con il Partito Social Democratico o con i Verdi.

Dopo essere diventato cancelliere nel 2005, Angela Merkel ha attuato una radicale trasformazione del CDU ma, se l’euro crollasse prima della prossime elezioni tedesche, anche la più abile delle manovre politiche, non sarebbe probabilmente sufficiente a salvare il Cancelliere.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.