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Mentre in Europa continua la recessione, il PIL italiano va a picco. Ecco i dati dei singoli Paesi
giovedì 14 febbraio 2013, di
Eurostat e Istat hanno diramato oggi i dati sul prodotto interno lordo europeo e italiano. E purtroppo entrambi gli istituti hanno reso noti risultati negativi.
In Europa continua la recessione e anche la Germania comincia a risentire dell’avversa congiuntura internazionale, mentre la Francia chiude il 2012 con crescita zero.
Male l’Italia, il cui prodotto interno lordo è sceso per la sesta volta consecutiva, facendo registrare nell’ultimo trimestre del 2012 un calo dello 0,9%.
Ma andiamo a vedere i dati diramati oggi dai vari istituti del vecchio continente.
Francia
L’istituto nazionale di statistica di Parigi ha reso noti oggi i dati sul PIL francese. Nonostante il calo fatto registrare nel quarto trimestre del 2012 sia superiore alle stime (-0,3%), la Francia chiude l’anno passato con una crescita pari a zero.
Secondo l’istituto, nel corso del 2012, sarebbero stati persi 66.800 posti di lavoro, di cui 28.100 solo nel quarto trimestre dell’anno e in calo dello 0.4% rispetto al 2011.
Germania
Anche quella che sembra essere l’economia più forte del vecchio continente comincia a risentire della recessione che sta affliggendo l’intera Eurozona.
Il prodotto interno lordo tedesco è infatti sceso dello 0,6% nell’ultimo trimestre del 2012. Nonostante ciò, su base annuale, la Germania ha fatto segnare una crescita dello 0,4%, in controtendenza rispetto agli altri paesi europei.
Per l’intero 2012 la crescita é stata confermata allo 0,7%, risultato che potrebbe sembrare positivo, ma che in realtà desta qualche preoccupazione in territorio tedesco se paragonato ai risultati del 2011, anno in cui la Germania aveva registrato una crescita complessiva del 3%.
PIL Eurozona
L’Eurostat, che si occupa di analizzare i dati provenienti dall’intera Eurozona ha fatto sapere oggi che il prodotto interno lordo europeo, nel quarto trimestre del 2012 ha fatto segnare un calo dello 0,6% (- 0,3% su base annua).
Gli analisti europei, interpellati dalla BCE, confermano la stima sul PIL europeo del 2013 (+ 0,3%), mentre riducono quella del 2014 da +1,3% a +1,1%.
Italia
Che l’economia italiana stentasse a decollare non è una novità. E infatti i dati dell’Istat sull’ultimo trimestre del 2012 confermano la percezione, registrando un calo del PIL dello 0,9% congiunturale.
Si tratta del sesto calo consecutivo per il prodotto interno lordo del nostro Paese e l’Istat ricorda che un’analoga situazione (sei trimestri di calo congiunturale consecutivi) si era verificata vent’anni fa, tra il 1992 e il 1993.
Nel 2012 invece il PIL italiano è sceso del 2,2%. L’istituto di statistica specifica però che si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, diverso da quello definitivo e valido ai fini del conteggio in sede Ue, che verrà rilasciato il primo marzo.