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Manchester United: obiettivo 300 milioni di dollari all’esordio a Wall Street
martedì 31 luglio 2012, di
Il Manchester United entra in Borsa e fissa il range indicativo di prezzo dell’Ipo a 16-20 dollari per azione, per una valutazione di 3,3 miliardi di dollari. L’obiettivo? Arrivare a raccogliere più di 300 milioni di dollari all’Ipo di Wall Street.
Sì, sarà Wall Street, e non Hong Kong o Singapore, il listino dove il Manchester United ha deciso di quotarsi. Una scelta ardua e controversa, in un mercato, quello americano, in cui i club sportivi quotati sono ben pochi e dove la passione per il calcio non è tra le migliori.
Raccogliere più di 300 milioni di dollari significherebbe per la famiglia Glazer, i proprietari statunitensi del club inglese, anche ridurre l’indebitamento. Attraverso un’operazione che prevede la vendita di 16,67 milioni di titoli, dopo Facebook, quella del Manchester United a Wall Street è senza alcun dubbio la più importante quotazione dell’anno.
A seguito del collocamento, la famiglia Glazer, da sempre invisa ai tifosi fedelissimi del Manchester United, manterrà l’89,8% del capitale.
Di certo i risultati finanziari ottenuti dal club nell’ultimo anno fiscale, chiuso al 30 giugno, non sono proprio esaltanti alla vigilia della quotazione: il calo del 3-5% rispetto all’anno scorso, con ricavi compresi tra 315 e 320 milioni di sterline, fa partire un po’ in sordina il club allenato da Alex Ferguson. L’Ebitda previsto potrebbe essere tra 21 e 23 milioni di sterline.
Adesso è il momento del roadshow: in 15 giorni, il Manchester United comincerà un lungo viaggio in 3 continenti, toccando Stati Uniti, Europa e Asia.
Il pricing del collocamento è previsto per il prossimo 9 agosto.