Lloyd: stop ai super bonus dei manager. Al via il sistema di incentivi rapportati alle performance

La Lloyds Banking Group cerca di cambiare la formula usata per assicurarsi la collaborazione dei manager migliori utilizzata sin ora, optando per una retribuzione dei bonus su base pluriennale invece che annua e legandoli all’andamento del titolo della stessa Lloyds così da cementificare il rapporto fra azienda e dipendenti che vedono collegata la propria remunerazione alle performance aziendali.
Grazie a questo sistema, i manager non sono più tentati da scelte caratterizzate da un alto tasso di rischio per ottenere alti profitti sul breve periodo ed intascare il bonus, con gli stessi azionisti coperti da migliori garanzie.

Nel caso della Lloyds, il target che i collaboratori dovranno raggiungere è quello di un prezzo unitario per azione di 74 pence, fermo attualmente a 40 pence (100 pence=1 sterlina), target che equivale al prezzo pagato dallo stato Britannico per salvare la Lloyd e che ora ne possiede il 40% dell’intero pacchetto.
In questo modo il prestigioso gruppo bancario vuole dimostrare un profondo senso di responsabilizzazione introducendo la riforma prima di un possibile intervento del governo.

Misure indirizzate soprattutto ai dirigenti quale il Ceo Antonio Horta-Osòrio della Lloyd che nel 2011 si è aggiudicato 8 milioni e mezzo di sterline tra stipendio, Bonus, incentivi e contributi previdenziali.

Anche la Hsbc lo scorso anno aveva apportato modifiche costringendo i dirigenti a poter incassare i bonus in azioni solo al raggiungimento della pensione, in linea con le misure utilizzate anche dalla Goldman Sachs per i suoi collaboratori.

Lo stesso concetto è stato ribadito all’annuale conferenza della British Bankers’ Association in presenza delle cinque maggiori banche inglesi e a cui ha partecipato anche Sir Win Bischoff della Lloyds il quale ha considerato un imperativo rivalutare i sistemi di retribuzione di dirigenti,dipendenti e azionisti.

Bill Michael, responsabile dei servizi finanziari di Kpmg, ha proposto l’adozione di un nuovo codice bancario che "specificherebbe i tipi di comportamento che vanno premiati dal sistema di incentivi. Le società prudenti non premiano chi fa scommesse azzardate".