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Legge elettorale: il PD rivuole il Mattarellum. Ma come funziona e perché è stato abolito?

venerdì 15 novembre 2013, di Vittoria Patanè

È stato cancellato otto anni fa e adesso tutti lo rivogliono. Stiamo parlando del Mattarellum, il sistema elettorale vigente in Italia dal 1993 al 2005, anno in cui fu sostituito dal Porcellum.

Adesso il PD sembra essere finalmente d’accordo: tutti i candidati alla segreteria lo rivogliono e le probabilità di vedere un ritorno del vecchio sistema elettorale diventano sempre più alte.

A questo punto appare opportuno quindi dare una “rinfrescata” ai nostri ricordi, cercando di capire come funzionava la legge Mattarella con la quale gli italiani hanno votato nel 1994, nel 1996 e nel 2001.

Mattarellum: che cos’è?

Il Mattarellum è un sistema elettorale misto introdotto dal referendum del 18 aprile 1993.

Viene definito misto perché in parte maggioritario, in parte proporzionale. Bisogna però sottolineare che il sistema proporzionale funziona in maniera diversa per Camera e Senato:

  • il 75% dei seggi viene assegnato secondo il sistema maggioritario,
  • il restante 25% secondo il sistema proporzionale dei più votati non eletti per il Senato e secondo un proporzionale caratterizzato da liste bloccate e soglia di sbarramento al 4% per la Camera.

Mattarellum: come funziona?

Il sistema prevede una suddivisione del territorio in 475 collegi uninominali per la Camera e in 232 per il Senato. In ogni collegio vince il candidato che ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti. Per quanto riguarda i seggi rimanenti, per essi si utilizza il sistema proporzionale, caratterizzato però da un meccanismo diverso per Camera e Senato:

  • Camera: ai 155 seggi rimasti accedono solo le liste che hanno superato lo sbarramento del 4% ed il calcolo dei seggi avviene mediante il metodo dello scorporo che prevede una compensazione per i partiti minori che risultano a conti fatti, danneggiati dal sistema uninominale.
  • Senato: per il Senato i seggi restanti sono 82 ed essi vengono assegnati su base regionale: si contano i voti ottenuti dai candidati non eletti appartenenti ad un gruppo regionale e si attribuiscono i seggi a coloro che la maggior percentuale di voti.

Mattarellum: perché fu abolito?

Nonostante la prevalenza del sistema maggioritario, esso non garantiva la durata dei governi, poiché molto spesso, le coalizioni formatesi in campagna elettorale allo scopo di prevalere sugli avversari, tendevano a sciogliersi poco tempo dopo: un caso su tutti fu quello che riguarda il primo Governo Berlusconi, eletto nel 1994 e durato solo 9 mesi a causa della fuoriuscita della Lega Nord.

Il successivo Governo Prodi (1996) ebbe invece una vita di 2 anni e terminò a causa del mancato sostegno di Rifondazione Comunista.

Dopo un susseguirsi di Governi brevi e fragili, si decise di modificare la legge elettorale.

Il grande promotore del Porcellum fu Silvio Berlusconi che minacciò una crisi di Governo, nel caso in cui la nuova legge elettorale non fosse stata approvata.

Fu così che, pochi mesi prima delle elezioni del 2006, la Legge Calderoli passò con i voti di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei Democratici Cristiani, Lega Nord. Contrari furono invece: Italia dei Valori, Democratici di Sinistra, Margherita, Partito della Rifondazione Comunista.

Di seguito vi mostriamo un grafico che mostra le principali differenze tra i due sistemi elettorali:

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