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Legge stabilità: scontro Grilli-Bersani. Il 99% avrà benefici fiscali?
mercoledì 24 ottobre 2012, di
Nel corso dell’audizione di ieri alla Camera sulla legge di stabilità, le parole del Ministro dell’Economia Vittorio Grilli hanno incontrato la dura opposizione da parte del Segretario del PD Bersani, che oggi incontrerà il premier Monti a Palazzo Chigi. Nella stessa occasione, il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, ha parlato di primi segnali positivi in relazione alla ripresa dell’economia e ha affermato, "in occasione della valutazione della Nota di Aggiornamento del Def si segnalava come l’analisi della congiuntura rivelasse alcuni primi, seppur timidi, segnali positivi. Ulteriori segnali incoraggianti, ancorché non univoci, sono emersi anche nelle ultime settimane".
Le parole di Grilli
Secondo il ministro dell’Economia ci sarà un 99% di contribuenti che riceverà effetti positivi dalla legge di stabilità e che così facendo non si chiederà più alcun sacrificio ai cittadini. Il ministro spiega che ci sarà una diversità a seconda delle fasce di reddito e che saranno maggiormente favorite quelle più basse. Parlando di vantaggio in termini di cifre, è stato specificato che:
– la riduzione delle aliquote Irperf coinvolgerà 30,8 milioni di contribuenti "con un beneficio medio pro capite di 160 euro",
– i vantaggi saranno divisi per il 54% nei confronti dei lavoratori dipendenti,
– il 34% dei vantaggi andrà ai pensionati,
– il 10% andrà ai lavoratori autonomi,
– il 2% sarà diviso fra i restanti.
Grilli ha aggiunto, "La legge di stabilità consente di ridurre e ridistribuire il carico fiscale, in particolare per le famiglie, ponendo attenzione all’equità", il ministro parla di una "sfida per far ripartire l’economia" e aggiunge che si avrà un aumento della crescita pari allo 0,1% del Pil.
La replica di Bersani
Non è dello stesso avviso il segretario del PD Bersani che risponde alla affermazioni di Grilli affermando, "Non posso essere d’accordo con Grilli. A noi non risulta che le misure Irpef avranno effetti positivi sul 99% dei contribuenti.Abbiamo dati diversi". Nell’incontro di oggi con il premier Monti, Bersani solleciterà delle modifiche, chiedendo di rivedere alcuni temi. Poi aggiunge, "Apprezzo l’intenzione del governo ma dire che è una legge che non pesa sulle condizioni e sul reddito dei cittadini è una affermazione ardita" e per quanto riguarda le varie misure conclude dicendo, "Sul giro fiscale serve una migliore equità e un maggior approfondimento alla domanda interna. C’è poi una preoccupazione serissima sulle autonomie locali e sulla sanità e bisogna cercare soluzioni per alleggerire il carico".
Il PD mira ad apportare cambiamenti in materia di:
– fisco, puntando ad azzerare l’aumento Iva,
– scuola, eliminando l’aumento dell’orario dei professori da 18 a 24 ore,
– esodati, per individuare chi avrà diritto alla salvaguardia (questo rimane un tema ancora aperto).
Nell’audizione di ieri, infine il vice direttore di Bankitalia, Salvatore Rossi, ha parlato della possibilità di una nuova manovra in primavera per avviare delle "misure correttive" in relazione al processo di revisione della spesa in modo tale da "assicurare il pareggio in termini strutturali anche dopo il 2013".