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Legge di stabilità: salvi gli esodati. Trovata la copertura
martedì 13 novembre 2012, di
Dopo le complicazioni sottolineate nei giorni scorsi dalla Ragioneria dello Stato, circa la copertura finanziaria per i lavoratori da salvaguardare, oggi arrivano buone notizie per gli esodati. Per garantire l’adeguata copertura finanziaria è stato modificato l’emendamento nel Ddl stabilità introducendo anche la deindicizzazione delle pensioni che raggiungono i 3500 euro. Come suggerito dalla Ragioneria dello Stato nei giorni scorsi, si restringe anche la platea dei lavoratori interessati: scompare il riferimento ai lavoratori licenziati prima del 2011 per il fallimento della propria società.
I relatori Pier Paolo Baretta del Pd e Renato Brunetta del Pdl hanno presentato un nuovo emendamento che garantisce una copertura adeguata: per sopperire eventuali ammanchi, infatti, si introduce la deindicizzazione delle pensioni sei volte superiori al trattamento minimo.
Per non incorrere in un’altra bocciatura da parte della Ragioneria dello stato il nuovo testo blocca per l’anno 2014 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di 3500 euro. L’adeguamento all’inflazione sarà ripristinato solo se, entro settembre 2013, il governo garantirà l’esistenza “di risorse continuative a decorrere dall’anno 2014.”
Come nella sua prima versione, presentata la settimana scorsa, l’emendamento prevede aiuti a favore di ulteriori fasce di esodati. Questi verranno dalle risorse già iscritte a bilancio per questo scopo ma che, a seguito di un monitoraggio, risultino inutilizzate.
Novità dell’emendamento
La novità più rilevante è l’aumento delle risorse previste: si passa dai 100 milioni della versione originaria a 554 milioni in otto anni. Di questi 64 milioni nel 2013, 134 nel 2014, 135 nel 2015, 107 nel 1016, 46 nel 2017, 30 nel 2018, 28 nel 2019 e 10 nel 2020. Inoltre, cambia anche la platea dei lavoratori interessati da questa manovra di tutela finanziaria: non comprende più i lavoratori licenziati prima del 2011 per il fallimento della propria società; e al loro posto entrano coloro che sono in mobilità dal 4 dicembre 2011.
Il viceministro del lavoro Michel Martone ha dichiarato: “ll Governo è soddisfatto, è un importante passo avanti che arriva dopo un lavoro intenso. La nuova formulazione dell’emendamento consente di utilizzare tutte le risorse a disposizione per la risoluzione di alcuni casi specifici. Cioè i 100 milioni previsti dal testo più tutte le risorse che avanzeranno dai 9 miliardi già stanziati.”
Amedeo Ciccanti, relatore al Bilancio dell’Udc precisa che questa volta l’emendamento“ è stato fatto in collaborazione con la Ragioneria generale dello Stato e anche attraverso un confronto con il ministro.” Il relatore del testo, Renato Brunetta, conclude: “alla fine si faranno i conti e speriamo non sia necessaria la nuova copertura, perché si andrebbe comunque a prendere dalle pensioni”.