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Legge di stabilità. Stop all’aumento dell’Iva? Grilli: "mai dire mai"
mercoledì 17 ottobre 2012, di
Prendendo parte a un’audizione in parlamento il Ministro delle Finanze lascia intravedere uno spiraglio riguardo alla totale “sterilizzazione” dell’aumento dell’Iva previsto per il 2013.
La legge di stabilità, presentata ieri dal governo e pronta per andare in parlamento, prevede lo stop all’aumento di un punto dell’Iva, la riduzione delle aliquote basse dell’Irpef e la detassazione dei salari. “In principio”- afferma il ministro Grilli- “volevamo solo evitare il previsto aumento dell’Iva. Poi abbiamo pensato a un approccio più articolato per tenere insieme rilancio della domanda, equità e competitività”.
Ad oggi quindi l’aumento dell’Iva previsto per il 2013 sarebbe di un punto percentuale e non più di due come previsto originariamente. Ma l’ipotesi che l’aliquota resti invariata viene accolta positivamente da tutti visto che l’aumento, nonostante il taglio dell’Irpef, porterebbe a un maggior carico fiscale su famiglie e imprese.
Secondo il Codacons, infatti, il passaggio dell’Iva ordinaria dal 21 al 22%, e di quella ridotta dal 10 all’11% produrrà un aumento della spesa di almeno 352 euro annui per nucleo familiare a fronte di un risparmio massimo di 280 euro per l’abbassamento dell’Irpef. Conti alla mano, quindi, a prescindere dal numero dei componenti del nucleo familiare, dal reddito e dalle spese che si potranno ancora portare in deduzione o detrazione, i provvedimenti sul fisco graveranno comunque sulle tasche degli italiani.
Per il momento quindi non resta che aggrapparsi all’ipotesi di “sterilizzazione” totale fatto intravedere dal Ministro delle Finanze Grilli e aspettare novità in merito. “Per ora quello che siamo riusciti a fare è la riduzione di un punto”, rispetto ai due previsti per il 2013; adesso “dobbiamo lavorare sulla legge di stabilità così com’è”. Ma, comunque, “mai dire mai”.
