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Lavoro: nel 2013 il 10,4% di assunzioni in meno. Ecco i lavoratori più richiesti
mercoledì 17 luglio 2013, di
I dati arrivano direttamente dal Ministero del lavoro che ogni anno pubblica un rapporto sulla situazione lavorativa del paese. Nel primo trimestre del 2013 si registra già un 10,4% in meno di assunzioni rispetto allo stesso periodo dell’ano precedente: si tratta di 283.182 lavoratori assunti in meno. Questa flessione si riferisce ai dati analizzati dal Ministero e riguardanti i mesi da gennaio a marzo, ma le previsioni per la restante parte dell’anno non sono incoraggianti a meno che il governo non riesca a mettere davvero in moto un piano di riforme per l’occupazione.
Il settore che ha sentito maggiormente la crisi, e nel quale si registra una flessione di assunzioni più consistente, è di certo quello industriale: 85.466 nuovi contratti in meno, pari al 20%. Anche il settore terziario, quello relativo ai servizi ha registrato un certo calo di nuovi contratti: -9,7% pari a 185.845 unità in meno.
Nel primo trimestre del 2013 si registra anche una diminuzione dei rapporti di lavoro cessati: 1.901.830, 4,2% in meno rispetto al 2012. Oltre la metà di questi rapporti di lavoro finiti hanno riguardato le donne e i settori meno interessati sono stati l’industria e le costruzioni.
Lavori attivati: i più ricercati
Il rapporto del Ministero del lavoro evidenzia anche la tipologia dei contratti di lavoro attivati sottolineando quindi le professioni più ricercate. Per quanto riguarda la componente maschile la professione che ha registrato un numero di contratti di lavoro attivati più consistente è la qualifica di braccianti agricoli. Nell’ ordine seguono camerieri e professioni assimilate; manovali e personale qualificato dell’edilizia civile e professioni assimilate e infine, cuochi in albergo e ristoranti.
La tipologia di contratto più utilizzata, che copre il 62,7% del totale è a tempo determinato soprattutto per quanto riguarda braccianti agricoli e camerieri. Il tipo di contrattualizzazione a tempo indeterminato invece, riguarda maggiormente manovali e personale non qualificato dell’edilizia civile e professioni assimilate, muratori in pietra, mattoni, refrattari, per gli autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli.
Per la componente femminile il quadro della situazione lavorativa in questi primi mesi del 2013 muta leggermente. Le professioni più attivate sono tra i professori di scuola pre-primaria, seguiti da professori di scuola primaria, braccianti agricoli, camerieri e professioni assimilate.
Per la componente femminile sale il numero dei contratti a tempo determinato rispetto a quella registrata tra gli uomini e caratterizza soprattutto i contratti di assunzione per le braccianti agricole e le professoresse di scuole pre-primaria e primaria. La percentuale di contratti a carattere indeterminato invece, è rilevante per le qualifiche: collaboratori domestici e professioni assimilate e addetti all’assistenza personale.
Di seguito una tabella esplicativa che riassume i dati appena esposti:
Un accenno merita anche la distinzione delle nuove assunzioni in base all’età del lavoratore: la maggior parte dei lavoratori assunti nel 2013 ha un’età compresa tra 25 e 34 anni; sono 480.950 i soggetti appartenenti alla classe d’età tra i 35 e i 44 anni.
