Home > Altro > Archivio > Lavoro: italiani in fuga dal Bel Paese. È questa l’unica alternativa alla crisi?
Lavoro: italiani in fuga dal Bel Paese. È questa l’unica alternativa alla crisi?
mercoledì 27 marzo 2013, di
Gli ultimi dati ufficiali forniti dall’STAT, sulla base del numero degli iscritti all’AIRE (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero), non fanno affatto sperare bene: stiamo parlando di circa 317mila italiani "under 40" in fuga dal Bel Paese. Ma non basta: tale cifra probabilmente deve essere raddoppiata, considerando che la metà dei migranti non è iscritta all’AIRE.
Tantissimi i siti e i blog online di sostegno e consiglio per chi vuole trovare, purtroppo all’estero, soluzioni migliori: vanno da Goodbyemamma a Italiansinfuga, da La fuga dei talenti, Cervellinfuga a Scappo, dove si legge in prima pagina: "questo blog è dedicato a tutti quelli che cercano qualcosa di diverso, che vorrebbero fuggire o sono fuggiti dal proprio paese di origine".
Il flusso di italiani all’estero
Nel 2012, secondo le stime, gli italiani residenti all’estero sono 4.341.156, ossia 132.179 in più rispetto al 2011. Le maggiori destinazioni sono Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Spagna, Brasile, Argentina, Australia e Venezuela in ordine di affluenza.
Per quanto invece riguarda la provenienza degli emigranti, si pensa che i primi a fuggire siano i lombardi, seguiti da laziali, veneti e siciliani. Di questi, il 57% sono uomini e l’età media è di 33 anni e secondo Confimprese, il 70% è composto da laureati. L’OCSE stima che per la formazione di ciascun laureato siano necessari 130mila dollari, ossia quasi un miliardo di euro l’anno.
Le cause
Le cause sono da rintracciarsi prevalentemente nell’esasperazione nei confronti di un sistema lavorativo non meritocratico, nella stanchezza di sopportare i tanti "trucchetti" contrattuali utilizzati dai datori di lavoro per pagare il minimo indispensabile, nella ricerca di uno stile di vita migliore.
Le violente misure di austerity giocano un ruolo chiave in questo processo, soprattutto le ultime adottate dal recente governo tecnico che, tra le altre cose, hanno portato a creare un tasso di disoccupazione pari all’11%, cifra destinata ad aumentare.
Ilsole24 ore riporta un toccante commento da parte di Cristiano Rastelli, presidente di Webdebs, associazione bresciana di imprenditori e liberi professionisti digitali, che in un post dal titolo "Ciao Brescia, hello London", riporta,
Ci sono motivi strettamente legati alla situazione politica ed economica italiana, ma che è inutile star qui a discutere. Ad un certo punto, ho alzato lo sguardo […] verso l’orizzonte […] e mi sono domandato dove volevo andare. Se non puoi più crescere professionalmente come singolo, e se le posizioni di squadra in Italia sono quelle che sono, che fai? Lo Stato italiano ha bruciato ogni mia residua energia imprenditoriale.
L’International Council of Museums ha quantifica il danno annuale prodotto dalla fuga di cervelli: un miliardo di euro (all’anno) generato dai 243 brevetti che i nostri ricercatori "regalano" all’estero.