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Lavoro, Unioncamere: Le aziende cercano laureati per crescere
lunedì 10 settembre 2012, di
Il livello di disoccupazione in Italia ha raggiunto livelli record, ma nel 2012 lo scenario è ancora più fosco: previste, infatti, 188mila assunzioni in meno rispetto al 2011. Lo rivela il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Le aziende puntano ai laureati
"Economisti, ingegneri, medici e paramedici tra i laureati e ragionieri, meccanici e specializzati nell’indirizzo turistico-alberghiero tra i diplomati": queste le professioni più ricercate e i titoli di studio a cui guardano le aziende.
"Il 2012 è stato un anno nel corso del quale, come mostra il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, l’inasprimento della competizione legato alla crisi porterà molte imprese a investire nell’accrescimento della qualità e dei prodotti e servizi da immettere sul mercato", si legge nella nota "portando come conseguenza un più consistente peso dei laureati sul totale delle assunzioni programmate: il 14,5% quest’anno, 2 punti percentuali in più rispetto al 2011".
Il dato negativo tuttavia è lampante: "La sensibile riduzione delle assunzioni complessive non stagionali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi (quelle non stagionali saranno 407mila contro le 595mila programmate nel 2011) non risparmierà nemmeno i ’dottori’, che, alla fine, potrebbero essere 15mila in meno di quelli preventivati lo scorso anno".
L’importanza dello studio
"Studiare continua a essere l’investimento più importante per i giovani per contrastare sia la disoccupazione, sia il precariato", afferma Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere. Le "risorse umane competenti" rappresentano ancora l’obiettivo principale delle imprese che puntano, nonostante la crisi, alla qualità. Senza il loro apporto "è difficile innovare, accrescere la produttività, essere competitivi".
I titoli di studio più ricercati
407mila assunzioni nel 2012, rispetto alle 595mila del 2011: in tutto, tra disoccupati, cassintegrati e scoraggiati, sono 4,4 milioni le unità non lavorative secondo la Cgil.
Secondo tali dati, però, arriva una secca smentita per quelli che sono soliti affermare che la laurea non serve a niente: diminuisce drasticamente la richiesta dei diplomati da parte delle aziende, mentre aumenta la domanda di laureati.
I titoli di laurea più richiesti quelli in economia e commercio, ingegneria, mentre in fondo alla lista le lauree in lettere e filosofia: circa 1000 contratti previsti (non a tempo indeterminato) contro i 16mila firmati da economisti e ingegneri (per lo più a tempo indeterminato).
Molto bene anche gli studenti che si sono specializzati all’indirizzo turistico-alberghiero: 10mila assunzioni previste nel 2012, primo posto nella speciale classifica delle posizioni professionali più richieste.