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Accesso al Regime forfettario: come funziona la verifica dei ricavi 2014
mercoledì 4 febbraio 2015, di
Ai fini dell’accesso al nuovo regime fiscale forfettario, i ricavi conseguiti nell’anno precedente devono essere verificati in base al criterio di competenza, ma se il contribuente nell’anno precedente ha applicato il regime dei minimi, i ricavi si misurano secondo il criterio di cassa. Questo è quanto ha voluto precisare l’Agenzia delle Entrate per risolvere i numerosi quesiti arrivati sul tema, e non ancora chiariti da una circolare esplicativa.
La verifica del limite dei ricavi
Secondo le nuove regole, il regime fiscale forfettario può essere applicato esclusivamente a condizione che il contribuente nel periodo di imposta precedente abbia realizzato ricavi non superiori ai limiti stabiliti nell’allegato 4 alla legge di stabilità, e variabili in funzione dal codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. In pratica, l’ammontare di riferimento dei ricavi deve essere verificato applicando i criteri che il contribuente ha utilizzato per la determinazione del suo reddito fiscale nel 2014, ovvero, il criterio di competenza per le imprese in contabilità semplificata, oppure, il criterio di cassa per i professionisti e gli ex contribuenti minimi.
Prevalenza del reddito d’impresa o professionale su quello di lavoro dipendente
Una volta determinato il reddito dell’anno precedente applicando questi criteri, sarà possibile anche confrontare, ove necessario, il reddito relativo alla attività professionale o di impresa e quello di lavoro dipendente o di pensione. In base a quanto stabilito dal comma 54 dell’articolo 1 della Legge n. 190/2014, per poter applicare il regime forfettario è necessario che nell’anno precedente i redditi d’impresa o professionali siano superiori ai redditi percepiti con il lavoro dipendente.
Questa verifica deve essere effettuata anche al primo anno di applicazione del regime forfettario e cioè il 2015 con riferimento al 2014. In ogni caso, la prevalenza del reddito di impresa o professionale non è richiesta nel caso in cui la somma fra le due categorie di redditi non è superiore a € 20.000.
In pratica, verificare questa condizione di accesso al nuovo regime forfettario può essere particolarmente penalizzante per tutti quei soggetti che percepiscono redditi da pensione. Infatti, nel caso in cui la pensione non si riveli particolarmente modesta, sarà assai facile essere preclusi dall’accesso al regime forfettario.
Regime forfettario e contribuenti minimi
Si ricorda che il nuovo regime forfettario è il regime fiscale naturale per i contribuenti persone fisiche che nell’anno 2014 non hanno superato il limite di ricavi previsto e che rispettano le altre condizioni previste dalla legge.
Quindi, i soggetti che hanno applicato il regime delle nuove iniziative produttive (articolo 13 Legge n. 388/2000) passano automaticamente nel nuovo regime forfettario. Solo i contribuenti minimi possono continuare ad applicare il vecchio regime fino a esaurimento del quinquennio o al compimento del 35esimo anno di età.