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Juventus Fiorentina, Morata e Rossi i grandi esclusi del big match
venerdì 11 dicembre 2015, di
Da protagonisti indiscussi a secondo scelte. Alvaro Morata e Giuseppe Rossi resteranno a guardare, dalla panchina dello Stadium, il big match tra Juventus e Fiorentina. Una partita fondamentale per entrambe che non lascia spazio a insicurezze. Max Allegri e Paulo Sousa hanno definito delle gerarchie chiare all’interno dello spogliatoio che non verranno stravolte. Avanti con i 22 uomini che hanno saputo conquistare vittorie e punti importanti nelle ultime giornate di campionato.
Il feeling di Morata con l’Apache
A pesare e non poco sulle ultime prestazioni in chiaroscuro dello spagnolo, l’assenza di una spalla come Tevez capace di valorizzare le sue caratteristiche. Morata è senza dubbio una punta centrale che ama sì svariare sul fronte d’attacco, ma che predilige giocare in profondità. Con Dybala e Mandzukic il gioco della Juventus è radicalmente mutato, tanto da spingere Allegri a ritornare al collaudato 352 che lui stesso aveva accantonato con risultati da capogiro. Proprio il tecnico livornese ha più volte spronato l’ex Real a dare di più, convinto delle sue potenzialità. I Blancos restano sempre alla finestra, pronti a esercitare il diritto di recompra per riportarlo a Madrid già a gennaio. Chissà che le ultime panchine stagionali non siano servite per lanciare un messaggio al calciatore, forse un po’ troppo disturbato dalle insistenti voci su di un suo clamoroso ritorno alla casa madre.
Il sogno europeo di Pepito Rossi
Proprio alla Juventus è legato il ricordo più bello di Rossi in maglia viola. Grazie alla sua tripletta, il 20 ottobre 2013, la Fiorentina ribaltò l’iniziale doppio svantaggio sconfiggendo l’armata di Conte per 4a2. Sono gli infortuni gravi ad aver frenato sul più bello la carriera dell’italoamericano. Dal suo rientro in pianta stabile in prima squadra è sempre venuto a mancare il guizzo dei tempi migliori. Paulo Sousa ha più volte dichiarato di aspettarlo con calma ma, nel concreto, gli ha preferito dall’inizio Kalinic come punta centrale nel tridente. Le apparizioni da titolare in Europa League, conditi da qualche gol, non hanno di certo contribuito ad alzare il morale di Rossi. A giugno ci saranno gli Europei di Francia e, l’obiettivo nemmeno tanto nascosto di Pepito, è quello di rientrare nelle scelte di Conte. Un’ossessione che potrebbe significare l’addio a gennaio alla Fiorentina.