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Italia: la vera sorpresa per il 2013. L’analisi della Goldman Sachs

martedì 27 novembre 2012, di Erika Di Dio

Sono in molti ormai a scommettere sulla grande ripresa di cui l’Italia potrà godere nel 2013, in seguito al miglioramento del clima di fiducia sulla zona euro; proprio ieri infatti il presidente della banca d’affari americana Goldman Sachs, Jim O’Neill, ha parlato di una possibile "sorpresa" positiva per il nostro paese per quanto riguarda i mesi a venire, nonostante l’ancora attuale recessione dell’Eurozona. Jim O’Neill, conosciuto per aver utilizzato per la prima volta nel 2001 il termine Bric per identificare i paesi emergenti Brasile, Russia, India e Cina, ha spiegato in un report pubblicato dalla sua banca, "In termini di crescita, anche se la recessione nel Paese continua, gli indicatori che utilizziamo suggeriscono che l’economia abbia toccato il fondo del ciclo, e che sia pronta a ripartire".

Il rimbalzo dell’economia italiana

La Goldman Sachs Asset Management è arrivata a questa conclusione in seguito ad una proiezioni dei principali trend macro e trend di investimento fino al 2014, che fanno ora sperare in un rimbalzo della nostra economia per il 2013; il presidente della grande banca d’affari in questione, una delle più grandi al mondo, ha dichiarato, "L’Italia è l’unico paese tra quelli periferici d’Europa dove non c’è stato alcun progresso nell’abbassare il costo del lavoro unitario”; il miglioramento dell’economia italiana sarà dovuto in gran parte ad un "aumento dell’appetito per il rischio da parte degli investitori" e al grande lavoro svolto dal presidente della Bce Mario Draghi insieme all’implementazione delle misure di austerity nei vari paesi in difficoltà; a proposito di rischio, O’Neill ha precisato che "L’unico rischio è legato al passo con cui le riforme strutturali vengono implementate".

Espansione economica?

Fra i fattori principali che "potrebbero" portare ad un’espansione economica a livello europeo, la Goldman Sachs cita la ripresa dell’economia tedesca nel primo trimeste del 2013 grazie alla domanda interna e alle esportazioni che, secondo il report della banca, "saranno decisive per la crescita della Germania nel 2013”. Inoltre la banca sollecita la Bce a mantenere la sua politica monetaria accomodante per tutto l’anno prossimo.

Quali i rischi?

Fra i rischi maggiori per il 2013 figurano:

  • il fiscal cliff americano,
  • la situazione del Giappone,
  • la crisi del debito sovrano nell’Ue,
  • le tensioni in Medio Oriente.

A livello globale, gli scenari positivi riguardano in particolar modo gli Stati Uniti, i paesi "Bric", tranne la Cina per la quale ci vorrà ancora del tempo, mentre tra i paesi emergenti si spera bene per Messico e Turchia. Il report conclude affermando che le stime saranno sicuramente condizionate da diversi rischi, per la maggior parte "associati al precipizio fiscale", ma continua "ci aspettiamo sorprese positive dovute soprattutto alla ripresa del resto del mondo, che potrebbe essere più veloce delle attese”.

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