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Italia: inflazione sui minimi del 2016
mercoledì 16 ottobre 2019, di
Italia: l’inflazione di settembre 2019 ha rivisto negativamente tutte le attese del mercato ed è tornata a rallentare.
Come si può osservare sul nostro Calendario Economico, il dato su base mensile è sceso di un -0,6% che si è confrontato con l’ultimo -0,5% e con un consensus invariato.
Su base annua, invece, l’inflazione ha registrato un +0,3% che ha fatto i conti con attese a +0,5% e con il precedente +0,4%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo, invece, si è discostato dai precedenti 0,0% (mensile) e +0,5% (annuo) e ha messo a segno variazioni rispettive del +1,4% e del +0,2%.
Inflazione Italia: i beni che costano di meno e di più
Secondo quanto riportato in mattinata dall’Istat, la frenata dell’inflazione italiana è stata determinata in particolar modo dai prezzi dei beni energetici non regolamentati, scesi dal -1% al -2,6%.
Non ha giovato neanche la decelerazione osservata nel settore dei servizi di trasporto (da +1,7% a +0,4), e quella dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +1,5% a +1,1%). Ancora in segno negativo i beni durevoli (da -1,2% a -0,8%).
A salire invece sono stati i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,4%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera lievemente da +0,5% a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%.
Il calo (congiunturale) dell’indice generale è stato determinato essenzialmente dai servizi di trasporto.
Ancora secondo l’Istat, mentre l’inflazione dei servizi è avanzata dallo 0,8% al +0,9%, quella per i beni è scesa dallo 0,0% al -0,2%. Il differenziale inflazionistico si è attestato all’1,1% dallo 0,8% del mese precedente.