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Italia, Grilli: ancora profondi cambiamenti. Fiducia nel futuro
venerdì 16 novembre 2012, di
"L’Italia sta compiendo buoni progressi nel suo programma di riforma economica ma sono ancora necessari profondi cambiamenti". Questo è quando dichiarato dal nostro Ministro dell’Economia Vittorio Grilli, in occasione di un’intervista alla CNBC durante la sua visita di ieri a Londra. Secondo Grilli, il percorso da compiere per essere in grado di ridurre le tasse va nella direzione di una efficace lotta all’evasione fiscale e una completa opera di dismissione del patrimonio pubblico.
Le parole di Grilli
"Dobbiamo sottoporci a profondi cambiamenti, non solo nel mio paese, per poter far fronte a questo aumento della concorrenza globale", ha detto Grilli alla CNBC e ha aggiunto, "Dobbiamo continuare a spingere e a progredire sulla strada della ristrutturazione dell’economia italiana".
Per quanto riguarda l’incertezza legata all’esito elettorale, il Ministro pensa che non ci saranno grandi cambiamenti rispetto ai programmi dell’attuale governo tecnico di Mario Monti, infatti ha affermato, "Chiunque ci sarà tra sei mesi avrà un sentiero già stabilito da seguire. Il prossimo anno i conti pubblici saranno in pareggio strutturale, ossia al netto del ciclo. Non vedo il bisogno di significativi interventi correttivi dopo le prossime elezioni, anche in presenza di una crescita debole, a meno di eventi inattesi".
Grilli ha anche parlato dell’Europa e in particolare della questione dell’unione bancaria, definendola "un passo importante verso un’unione monetaria sempre più efficiente e forte"; si è quindi mostrato molto fiducioso a riguardo e ha aggiunto, "Pensiamo che si tratti anche di una parte importante per creare un mercato di credito molto più integrato con un controllo unico e migliore. Sappiamo che i mercati di credito in questo momento sono ancora segmentati su linee di frontiera nazionali. Questo non va bene".
Fiducia nel futuro
Malgrado i dati negativi su Pil e debito, Grilli si è comunque mostrato ottimista per il futuro dell’economia italiana e ha esortato gli italiani ad avere fiducia nel futuro, affermando "dal secondo trimestre del 2013 sono sicuro che ci sarà un’inversione di tendenza nell’andamento del prodotto interno lordo, ma se questa inversione dovesse esserci prima sarei ancor più contento".