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Italia: Berlusconi perde la sua maggioranza. Ora dimissioni
martedì 8 novembre 2011, di
ITALIA, VOTO - Silvio Berlusconi subisce una pesante umiliazione in parlamento. L’esito del voto di oggi dimostra che il Premier non ha più una maggioranza e accentua la pressione pechè si dimetta.
La camera ha approvato il Rendiconto 2010 ma il governo ottiene solo 308 voti a fronte di una maggioranza assoluta di 316 voti.
Il leader dell’opposizione Pier Luigi Bersani ha immediatamente invitato Berlusconi a dimettersi, dicendo che l’Italia correil rischio reale di perdere l’accesso ai mercati finanziari, dopo che i rendimenti sui titoli di Stato si sono avvicinati alla linea rossa, la linea di alalrmen, del 7 per cento.
Berlusconi è alle corde da settimane, ma gli eventi sono precipitati e sembrano spingerlo spinge verso una inevitabile rassegnazione. Il voto di oggi ha messo a nudo la debolezza del governo Berlusconi, mentre ha consentito il passaggio di una legge vitale, quella di approvazione del Bilancio 2010, per il finanziamento del governo.
Mentre le dimissioni di Berlusconi si sono trasformate in quello che i commentatori chiamano una "lunga agonia", i tassi di interesse sul debito sono aumentati, raggiungendo livelli che stanno causando profonda preoccupazione, sollevando timori circa la sopravvivenza della stessa zona euro, nel caso in cui la sua terza economia non fosse più in grado di rimborsare i suoi debiti.
L’Italia sta raggiungendo lo stesso livello al quale il Portogallo, la Grecia e l’Irlanda sono stati costretti a cercare un salvataggio.
Il primo ministro finlandese Jyrki Katainen ha affermato che l’Italia è troppo grande per essere salvata. "E ’difficile immaginare che l’ Europa avrebbe le risorse necessarie per inserire un paese delle dimensioni dell’Italia in un programma di salvataggio", ha detto al parlamento di Helsinki.
Mentre lo spread tra i titoli italiani e tedeschi - un riflesso del rischio aggiuntivo di avere obbligazioni italiane in portafoglio - si avvicinava a 5 punti percentuali, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria ha dichiarato: "Non possiamo andare avanti così per molto tempo."