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Indice PMI: i dati sanciscono un trend positivo per la zona UE
mercoledì 23 aprile 2014, di
PMI è l’acronimo di Purchasing Managers Index un indice molto utilizzato dagli analisti economici per valutare aspetti molto importanti di un paese come la produzione industriale, l’andamento delle attività manifatturiere e le pressioni inflazionistiche. Tradotto letteralmente significherebbe l’indice dei responsabili degli acquisti e, in effetti, si tratta proprio di questo, poiché questo indicatore indica il volume di affari con cui i direttori degli acquisti delle imprese acquistano materie prime per i magazzini delle loro stesse aziende. In base a tale parametro, che tiene conto di ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte, è stato molto spesso possibile prevedere l’andamento dei cicli economici.
Proprio in questi giorni sono stati diffusi i dati dell’agenzia Markit a proposito dell’indice Pmi flash complessivo, relativo alla zona UE, con ottimi segnali per la ripresa dell’economia. Ad Aprile è stata infatti raggiunta la soglia dei 54 punti che supera di gran lunga le attese e le previsioni degli economisti, convinti che per questo mese l’indice PMI si attestasse al 53,1 lo stesso valore registrato a Marzo, con sostanziale stallo. Il dato è ancora più apprezzabile se si considera che si continua a rimanere al di sopra dei 50 punti, la soglia che marca il limite tra i momenti di espansione e quelli di contrazione nei cicli economici. Stesso andamento è stato rilevato per i singoli comparti economici dove c’è stato una crescita da 53 a 53,3 punti nel settore manifatturiero mentre nei servizi si è registrato un avanzamento da 52,1 a 53,1 punti.
Si tratta di un trend positivo iniziato nello scorso Luglio e mai interrottosi che, però in questo mese ha segnato il punto più alto: il tasso di crescita dei nuovi ordini non è mai stato così elevato dal Maggio 2011 e ciò fa ben sperare per un ulteriore aumento delle attività nel mese prossimo.
Per quanto riguarda le partizioni interne la Germania continua ad attestarsi come la locomotiva d’Europa con un indice PMI complessivo flash che avanza da quota 54,3 a quota 56,3 punti; andamento simile per l’indice PMI manifatturiero che passa da 53,7 a 54,2 punti mentre sale da 53,4 punti a 55 punti lo stesso dato misurato sul settore dei servizi. Discorso del tutto differente in Francia, dove è stato registrato un rallentamento sia nel comparto manifatturiero che nei servizi.
L’andamento dell’indice PMI europeo oltre ad essere un dato estremamente confortante perché rafforza le quotazioni della moneta unica, sembra anche controbilanciare l’andamento della produttività cinese, il cui PMI manifatturiero ha registrato una contrazione, passando da 48,3 a 48 punti. Nella stessa giornata di oggi c’è grande attesa per la pubblicazione dei dati relativi all’indice PMI degli USA.