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Incontro Renzi-Junker: ritrovata intesa su flessibilità e debito
venerdì 26 febbraio 2016, di
Sono stati toccati i principali nodi dell’Ue dall’immigrazione all’economia dalla flessibilità agli investimenti oggi all’attesissimo incontro bilaterale tra Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente della Commissione europea Jean Claude Junker. Un incontro dialogante dal quale l’Italia ne esce “vittoriosa” prendendosi il merito riconosciuto anche dallo stesso Junker di aver sempre rispettato le regole imposte da Bruxelles. Di seguito una sintesi di quanto è stato detto alla conferenza stampa avvenuta dopo la bilaterale privata tra i due leader.
Regole europee: l’Italia ha ridotto il numero delle infrazioni
"Questo è il governo che più di ogni altro ha ridotto il numero di infrazioni. Noi siamo per il rispetto delle regole". Ha incalzato il premier Renzi al quale ha fatto subito da eco Junker:” Abbiamo ampie vedute comuni. Dal 2011 l’Italia ha mantenuto una condotta esemplare. Se tutti avessero fatto come voi, oggi i problemi europei sarebbero minori. Così come lo sarebbero se tutti applicassero le decisioni della Commissione, ma su questo tema non mollo. Di certo l’Italia non è un problema per l’Europa"
Immigrazione: L’Italia ha fatto la sua parte mentre molti paesi sono rimasti a guardare
Altro tema importante è stato il dramma dell’immigrazione. Renzii rivendica la solidarietà e la generosità che ha contraddistinto l’Italia nell’andare incontro a chi sta fuggendo da guerre, violenze, torture ed aggiunge: “Non ci possiamo voltare dall’altra parte, noi stiamo facendo la nostra parte, ma non tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda. La solidarietà non può essere monodirezionale. Non possiamo essere europei solo quando ci sono soldi da prendere”. L’Unione deve essere un faro di civiltà, i bambini continuano a morire" Un chiaro riferimento e un attacco duro ai paesi dell’Est che stanno chiudendo le frontiere ai migranti “
Flessibilità: l’Italia condivide la linea della commissione sulla flessibilità
Condivisa tra Roma e Bruxelles è anche la visione sulla flessibilità economica che è al centro della politica economica del governo. Le richieste di flessibilità degli ultimi mesi sono in linea con le regole europee. ”Noi condividiamo - ha detto Renzi - la linea della commissione sulla flessibilità, vorrei fosse scolpito sulla pietra. La commissione Juncker ha parlato di flessibilità nel documento del 13 gennaio 2015, noi lo condividiamo, siamo sempre per maggiore flessibilità ma va bene
Investimenti: Junker appoggia l’Italia anche sul tema finanziario
“Di certo avrete tutto il mio appoggio sul tema dell’immigrazione, ma lo stesso farò anche in tema finanziario. Penso anche al fatto che l’Italia sia il secondo beneficiario del piano degli investimenti. Speriamo che adesso possa essere prolungato oltre la sua scadenza".
Anche il tema degli investimenti ha visto una totale condivisione di vedute e di approccio politico più che tecnico tra i due leader. Un tema a cui tiene molto Matteo Renzi che sta investendo tutta la sua immagine nel voler dare un cambiamento concreto al nostro Paese.
Dopo la conferenza stampa Junker è in visita da Sergio Mattarella, un incontro altrettanto importante per rilanciare i rapporti personali e poi anche dal "vecchio amico" Giorgio Napoletano.
I mesi che verranno saranno comunque molto delicati a partire da Marzo nel quale verranno pubblicati i Country Report - che si sa già in modo informale –hanno messo in evidenza che anche quest’anno le fragilità strutturali dell’Italia rimangono: l’alto indebitamento pubblico, la bassa competitività e una lenta ricrescita. E poi nel mese di Maggio l’accordo da trovare tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il commissario all’economia Pierre Moscovici sui dati di bilancio per far rientrare il debito di oltre 2 miliardi sfruttando qualche taglio di spesa e un ”tesoretto" da 1,2 miliardi non impegnato dalla Legge di Stabilità.
Per il momento Renzi incassa questa vittoria “in casa propria” riportando il tema della flessibilità e della migrazione nel cuore dell’Europa.